NAZARI, Bartolomeo
Pittore e incisore, nato a Clusone (Bergamo) il 10 maggio 1699, morto a Milano il 24 agosto 1758. Dopo avere probabilmente già conosciuto in patria, con impressione durevole, le opere di Fra Galgario, si recò giovanissimo a Venezia, dove fu allievo di Angelo Trevisani. Già affermatosi come ritrattista, andò, per altri studî, per tre anni a Roma e, tornatone, si stabilì a Venezia donde si allontanò per brevi soggiorni a Bergamo (1736), a Francoforte (1744) dove ritrasse anche l'imperatore Carlo VII, a Genova (1755) e a Milano. Fu assai fecondo e ovunque apprezzato specialmente per i ritratti, che però oggi sono in massima parte da rintracciare. Ne abbiamo alcuni assai efficaci a Bergamo e a Rovigo. Manifestò le sue doti di caratterista anche in certi studî fisionomici talvolta affini a quelli del coetaneo Nogari ma più consistenti. Nei paesaggi (ve ne sono a Stra) risentì l'influsso dello Zuccarelli suo amico. Poco valgono i suoi retorici quadri sacri. Fu anche incisore.
Bibl.: F.M. Tassi, Vite, Bergamo 1793, II, pp. 82-97; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con bibl.); G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano-Roma s.a. (1927); Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, I: Bergamo, Roma 1931.