Eustachio (o Eustachi), Bartolomeo
(o Eustachi), Anatomista (San Severino Marche 1500 circa - 1574). La sua formazione medica avvenne presso l’archiginnasio di Roma. Profondo conoscitore delle lingue, greca, latina, araba ed ebraica, indispensabili per la lettura diretta dei testi medici dell’epoca, nel 1539 esercitò, per un breve periodo, la professione medica per poi trasferirsi a Urbino alla corte del duca Guidobaldo della Rovere. Nel 1547 assunse l’incarico di medico personale di Giulio della Rovere che, divenuto cardinale, nel 1549 si trasferì a Roma, portando E. con sé. A Roma, E. si mise subito in luce per la sua preparazione, divenne protomedico e, tra il 1555 e il 1568, tenne l’insegnamento di anatomia alla Sapienza, accompagnato da quello della medicina pratica.
Attraverso gli strumenti offerti dalla filologia e dalla ricerca storica, si pose l’obiettivo di riportare le dottrine mediche contenute nei testi antichi al loro significato originario. D’altro canto, fu tra i primi a effettuare sezioni necroscopiche anatomo-patologiche e rimase sempre un convinto assertore dello studio dell’anatomia come base di partenza per l’esercizio dell’arte medica. Il suo metodo, basato sull’osservazione diretta del corpo umano e sul confronto tra i dati sperimentali e la letteratura medica tradizionale (Galeno e Aristotele in primo luogo) lo portò a una serie di notevoli scoperte relative all’anatomia e al funzionamento di organi. Precisò la struttura di alcune ossa del cranio, illustrò le ossa sesamoidi delle estremità e descrisse la struttura e il funzionamento dell’orecchio, identificando parti fino ad allora sconosciute: la staffa, la finestra ovale, l’acquedotto, il muscolo interno del martello, la tuba, nonché il condotto che unisce la cassa del timpano (orecchio medio) alla faringe (che prese il nome di tromba di E.). Nel De dentibus libellus (1563) si occupò invece dei denti e di embriologia dentaria. Di notevole importanza i suoi Opuscola anatomica, costituiti da otto Tabulae anatomicae, e dal trattato De renibus, nel quale esaminò la caratteristiche anatomiche e fisiologiche del rene. L’opera a cui E. più tenne, il De dissensionibus et controversiis anatomicis, dove riassumeva i risultati delle ricerche di una vita, non venne mai pubblicata e le Tabulae anatomicae relative videro la luce solo nel 1714.
Biografia
1500 circa Nasce a San Severino Marche
1539 Esercita la professione medica, dopo essersi formato presso l’Archiginnasio di Roma
1547 Diventa medico personale del cardinale Giulio della Rovere
1555-68 Insegna anatomia e medicina pratica presso la Sapienza di Roma
1562 Epistola de auditus organo
1563 Opuscula anatomica
1574 Muore, mentre è in viaggio da Roma a Fossombrone (Marche)
1714 G.M. Lancisi pubblica, oltre un secolo e mezzo dopo la loro stesura, le Tabulae anatomicae di B. Eustachio