BERNARDINI, Bartolomeo di Matteo
Appartenente alla nota famiglia lucchese, ne continuò, come il fratello Giovanni, l'esercizio della mercatura e la tradizione degli onori. Come mercante lucchese a Roma, il B. è ricordato nei registri della Corte dei mercanti del 1381 (Mirot, p. 225) e in una lettera degli Anziani a ser Antonio da Pietrasanta in data 24 ag. 1382 (Carteggio degli Anziani, p. 966). Fu a più riprese eletto anziano per il terziere di S. Martino, e precisamente negli anni 1378 (luglio-agosto), 1389 (maggio-giugno), 1392 (gennaio-febbraio), 1393 (settembre-ottobre), 1397 (settembre-ottobre), 1399 (maggio-giugno), mentre era stato gonfaloniere nel bimestre luglio-agosto dei 1395. Il 9 dic. 1397, inoltre, avendo la Repubblica bisogno di nuovi fondi per continuare la guerra in corso con Pisa, il B. fu eletto fra i trenta cittadini che dovevano provvedere al censimento degli abitanti di Lucca (Sercambi, II, p. 67). Per ragioni d'interessi commerciali, come già il fratello Giovanni, anch'egli non dovette essere estraneo all'avvento della signoria del Guinigi, del quale godette la piena fiducia e del cui Consiglio entrò a far parte nei trimestri luglio-settembre 1401 e 1403 ed ottobre-dicembre 1404 (Governo di Paolo Guinigi, n. I, ff. 37v, 93v, 132); durante il viaggio, poi, che il nuovo signore di Lucca compì attraverso il suo Stato per studiarne le condizioni, il B. fu dei Tredici di reggenza, eletto con decreto del 1°dic. 1403 (ibid., f. 104v). Dal 1400 al 1407, inoltre, sedette a più riprese tra i magistrati della Dogana del sale (ibid., ff. 21, 79, 251, 801); nel secondo semestre del 1400 e nel primo del 1408 fu tra i consiglieri del Fondaco (ibid., ff. 21v, 88), come era stato tra quelli dell'Uffizio sopra l'Abbondanza nel primo semestre del 1404 (ibid.,f. 102), e "operaro "dell'altare della Libertà in S. Martino, eletto insieme con Niccolò Arnolfini e Nuccio di Giovanni, il 9 apr. 1400 (ibid., f.32v). In quegli anni di partecipazione agli affari della città, il B. non abbandonò, tuttavia, i propri interessi nella mercatura, tanto che fu in grado nel 1398 di assegnare alla figlia Pina, andata sposa a Lorenzo del fu Pietro Ubertini da Lucca, una dote di ben 400 fiorini d'oro; più tardi, nel 1406, fu eletto a statutario della Corte dei mercanti per lo statuto che venne approvato il 27 gennaio del 1407 (Lo statuto della Corte, p. XVII).
Il B. contrasse matrimonio con Maria Vannefia di Martino Arnolfini (morta nel 1451) e da lei ebbe molti figli: di questi sopravvissero solo Paolino, Princivalle, morto in giovane età, Giovanna, maritata a Minello Antelmini, e Caterina, che divenne moglie di Marco Cenami, i quali, alla morte dal padre, ebbero come tutore un loro fratello naturale, Matteo (1388-1457), legittimato dal B. con atto di ser Domenico Lupardi del 10 dic. 1401 (Archivio Notari, cc. 101, 102).
Il B. morì il 23 apr. 1408.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca, Biblioteca, ms. n. 124: B. Baroni, Famiglie Lucchesi, I, f. 165; Ibid., ms. n. 20: Id., Alberi di Famiglie, I, ff. 21, 73, 19o; Lucca, Bibl. Governativa, ms. n. 1105: G. V. Baroni, Notizie genealogiche delle famiglie lucchesi, ff. 355-509; Arch. di Stato di Lucca, Biblioteca, ms. n. 130: D. Barsanti, Pantheon delle famiglie patrizie di Lucca, ff. 21-22, 157; Ibid., Anziani al tempo della Libertà, n. 766: Cronol. dei Signori dell'Ecc. Rep. di Lucca dall'a. di N.S. MCCCLXVIII fino a tutto l'a. MDC, f. 170; Ibid., Libri di corredo alle carte della Signoria, n. 84: Catalogo delle famiglie originarie e de' Nobili personali della Repubblica di Lucca. f. 5; Ibid., Governo di Paolo Guinigi, reg. e filza n. 38, I, ff. 21, 21 v, 252, 32 v, 37 v, 79, 802, 88, 93 v, 102, 104 v, 132; Ibid., Archivio Notari,n. 287, cc. 101, 102; A. N. Cianelli, Mem. e doc. per servire all'istoria della città e Stato di Lucca,II, Lucca 1814, p. 126; G. Sercambi, Croniche, a cura di S. Bongi, Roma 1892, I, p. 318; II, p. 67; Regio Archivio di Stato in Lucca. Regesti, II, Carteggio degli Anziani, a cura di L. Fumi, Lucca 1903, parte 2, pp. XXV, XXVI, XXVIII, XXIX, XXXI, XXXII, XXXIV, nn. 966, 991; Lo statuto della Corte dei mercanti in Lucca del MCCCLXXVI, a cura di A. Mancini, U. Dorini, E. Lazzareschi, Firenze 1927, p. XVII, L. Mirot, Etudes lucquoises, Paris 1930, p. 225.