BARTOLOMEO di Edessa
Fu monaco in Edessa, di dove era probabilmente anche nativo. Rimane di lui uno scritto greco che dal Le Moyne, suo primo editore (Varia Sacra, Leida 1685), ebbe il titolo di Elenchus et confutatio Agareni ("Agareno" era l'epiteto dato dai cristiani ai musulmani); ma è scritto acefalo. È riprodotto in Patrologia graeca, CVI, 1381-1448. Mostra buona conoscenza dell'Islām e della biografia del suo fondatore, ch'esso impugna serratamente; è scritto in stile popolare e con linguaggio fortemente intinto di volgarismi. Un altro breve trattato Contra Muhammedum (Patr. gr., CVI, 1448-58), quantunque attribuito parimente a B., è quasi certamente di altro autore meno esperto. Nulla si sa intorno alla sua vita e al tempo in cui visse; certamente non è anteriore al sec. IX poiché menziona i quattro riti ortodossi dell'Islām: è anzi probabile che sia di molto posteriore a quest'epoca e debba collocarsi nel sec. XI o XII.