DEL BENE, Bartolomeo
Nacque in Firenze nel 1514, ma chiamato dal padre, Niccolò, che era maggiordomo del re di Francia, soggiornò in quella corte fino dalla gioventù e quantunque passasse poi ai servizî di Margherita, figlia di Francesco I e moglie di Emanuele Filiberto di Savoia, non cessò di godere le simpatie della regina Caterina de' Medici. Dopo la morte di Margherita (1574), fu autorevole membro dell'Accademia di palazzo diretta e protetta da Enrico III, cui leggeva Polibio, Tacito e il Machiavelli. Forse l'esempio dei poeti della Pléiade lo consigliò a prediligere, nelle sue poesie adulatrici, didascaliche, scherzose, soggetti e metri oraziani. Si tratta per lo più di poesie d'occasione, artificiose e povere di sentimento e di fantasia.
Opere: Rime di B. del Bene ora per la prima volta stampate (da D. Poggiali), Livorno 1799; Odi XXVIII di B. d. B., per cura di G. Carducci e S. Ferrari, Bologna 1900.
Bibl.: G. Couderc, Les poésies d'un florentin à la cour de France au XVe siècle (B. d. B.), in Giorn. st. d. lett. ital., XVII, pp. 1-45; N. Tarchiani, Un idillio mus. e altre rime di B. d. B., in Misc. st. d. Valdelsa, IX, pp. 77, 92.