BARTOLOMEO de Osa (Ossa)
Nato a Bergamo nella seconda metà del sec. XIII, fu letterato, notaio e cancelliere della curia episcopale bergamasca. Rogò atti pubblici dal 1295 al 1325, benché non ininterrottamente, come si deduce dal suo registro di imbreviature giunto in originale fino a noi (Bergamo, Bibl. Civica, Fondo Capitolare). Lavorò prevalentemente in Bergamo per i vescovi Giovanni Bucelli di Scanzo e Cipriano degli Alessandri. Sospese tuttavia periodicamente questa attività per porsi al servizio diretto del cardinale bergamasco Guglielmo Longhi, al seguito del quale fu in Anagni alla corte pontificia nel settembre del 1299, in Perugia durante il conclave per l'elezione del successore di papa Benedetto XI nel dicembre del 1304 e in Avignone nel 1309. Il Longhi, nel suo testamento steso il 18 sett. 1316, riservò a B., suo segretario e, in molti casi, procuratore, una somma in danaro. B. fu probabilmente lontano da Bergamo anche dal 1317 al 1319 e dal 1321 al 1325; ma l'ipotesi, affacciata per primo dal Calvi e poi accettata dalla storiografia locale, secondo la quale egli avrebbe insegnato in questi periodi diritto a Montpellier, contando fra i suoi discepoli anche il Petrarca, è assolutamente infondata. Si può invece ragionevolmente supporre che negli anni in cui non ebbe pubblici incarichi B. si dedicasse alla composizione di opere storico-letterarie non pervenute fino a noi, ma di cui rimane testimonianza sicura; di esse la più importante era l'Inventarium universi orbis, una cronaca universale in sedici libri, che fu posseduta da Alberico da Rosciate e che venne utilizzata dai più antichi storici bergamaschi. Sua era anche una Glossa super historia de gestis Longobardorum (forse commento all'opera di Paolo Diacono), ricordata dal Pellegrino (Opus divinum, Venetiis 1505, parte III, p. 47). B., secondo il Calvi, sarebbe morto a Bergamo nell'ottobre del 1340.
Bibl.: D. Calvi, Effemeride..., III, Milano 1677, pp. 23, 241; G. Marchetti-Longhi, Pervetusta Fumonis arx, in Arch. d. società romana di storia patria, XLVII (1924), p. 314; B. Belotti, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, I, Milano 1940, pp. 497 s.; G. Cremaschi, Contributo alla biogr. di Alberico da Rosciate, in Bergomum,n. s., XX (1956), pp. 48 s., 57, 72; G. Bifianovich, Epitaflo, libri e amici di Alberico da Rosciate, in Italia mediev. e uman., III (1960), pp. 257 S.; G. Marchetti-Longhi, Il card. Guglielmo de Long, S de Adraria di Bergamo, Roma 1961, pp. 21, 48 63, 68 s., 84.