BARTOLOMEO da Palazzolo
Nacque a Palazzolo, in provincia di Brescia, nell'anno 1426 (secondo altri autori, nel 1430). Inviato adolescente a Brescia per attendere agli studi, entrò nella carriera ecclesiastica; destinato alla chiesa di S. Nazario, ricevette gli ordini minori e, quindi, quelli del suddiaconato e del diaconato. A 21 anni trovandosi a Bergamo, ebbe modo di ascoltare le prediche dell'agostiniano Agostino da Crema nel giorno in cui la Chiesa ricorda la resurrezione del figlio della vedova: il giovedì dopo la quarta domenica di Quaresima, che nel 1447 cadeva il 23 marzo. Questo fatto, secondo le fonti, spinse ulteriormente e in maniera definitiva B. a indossare l'abito degli eremitani di S. Agostino. Compiuto il noviziato, entrò a far parte della Congregazione di Lombardia, in seno alla quale ricoprì molte cariche: spesso definitore, dal 1455 al 1500 fu quattro volte vicario della stessa Congregazione e una volta anche preside del Capitolo. Come si apprende, appunto, da un istrumento notarile, il 5 sett. del 1498, in qualità di vicario approvò la vendita di terre fatta dal convento di S. Paolo a Pavia. Nel 1492 fu eletto priore del convento di S. Maria del Popolo in Roma.
Si distinse per pietà cristiana e spirito di obbedienza e difese con decisione la vita spirituale della Congregazione; le fonti narrano circa le sue doti parecchi aneddoti e la sua vita rimase collegata a fatti miracolosi. Le fonti riferiscono inoltre che B. godette della particolare considerazione dei pontefici Sisto IV e Innocenzo VIII.
B. morì a Brescia il 3 ott. 1502- Egli redasse il commento di un Martirologio attribuito al monaco Usuardo ed edito a Pavia nel 1487.
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