Cembalaro e liutaio (Padova 1655 - Firenze 1732). Cercando di rendere possibile e agevole nel clavicembalo la graduazione del suono, sostituì ai saltarelli a becco di penna i saltarelli a martello, i quali condussero alla trasformazione del clavicembalo in "clavicembalo col piano e col forte", cioè nell'odierno pianoforte. La priorità dell'invenzione del C. (1709; annunciata nel 1711) è stata impugnata da rivali (le case tedesche Schröter, Silbermann) e rimessa in dubbio da alcuni studiosi moderni. Strumenti costruiti dal C. si conservano tuttora a Padova, Colonia, New York.