COLOMBO, Bartolomeo
Terzo fratello di Cristoforo, nato a Genova circa il 1460, morto nel 1514 a S. Domingo. Nel 1480 era ancora a Genova e seguì a qualche anno di distanza il fratello in Portogallo. Non conosciamo con certezza quali furono le sue occupazioni in questo paese, troppo vaghi e mal fondati essendo gli accenni che intorno a lui ci lasciarono alcuni cronisti genovesi, e soprattutto quelli che ci vengono forniti dal Las Casas e dalla Historia di D. Fernando. Forse viaggiò anch'egli su navi commerciali e acquistò così quella perizia nelle cose di mare che tutti sono d'accordo nel riconoscergli. Ma è certamente favola che egli fosse maestro del fratello nell'arte di costruire carte marine; che accompagnasse Bartolomeo Diaz nel viaggio al Capo di Buona Speranza e che abbia largamente partecipato alla postillazione dell'Imago mundi del D'Ailly. Forti dubbî sussistono altresì sulla parte che egli avrebbe avuto, per incarico del fratello, nel presentare nel 1484, o in seguito, al re d'Inghilterra il progetto respinto dal re di Portogallo. È certo che nel 1493 egli era in Francia, quando il fratello, reduce dal 1° viaggio, lo invitò a raggiungerlo. Ma egli giunse in Spagna solo nel 1494, quando Cristoforo era già ripartito. Poco dopo, sempre in quest'anno, ebbe dai sovrani spagnoli il comando di tre navi, con le quali giunse a S. Domingo. Nominato dal fratello adelantado (governatore) dell'isola, la sua sorte fu da questo momento sempre legata a quella dell'Ammiraglio, che egli accompagnò anche nei viaggi successivi; e fu tra i suoi collaboratori di gran lunga il più attivo e il più utile, come riconosce lo stesso Colombo, nell'esplorazione e nell'assoggettamento dell'isola: nel 4° viaggio fu poi sempre primo a sbarcare per riconoscere e prender possesso dei luoghi scoperti. Bartolomeo passò rude e risoluto in mezzo agli odî dei nemici del fratello, mostrandosi severo nel reprimere le rivolte degl'indigeni a S. Domingo, e le ribellioni degli Spagnoli. Dotato delle qualità che mancarono spesso a Cristoforo, egli appare come il provvidenziale complemento del fratello, che non sarebbe forse stato così grande senza un così poderoso aiuto.
Bibl.: D. Eustaquio Fernández de Navarrete, Noticias de D. Bartolomé Colón, in Colección de doc. inéditos para la historia de España, XVI, Madrid 1850; H. Harrisse, Christophe Colomb ecc., II, Parigi 1884, cap. 6°.