BETTERA, Bartolomeo
Nacque a Bergamo il 28 ag. 1639; la famiglia, probabilmente di costruttori, proveniva da Gandino in valle Seriana, ove un Giovanni Maria Bettera eresse nel 1630-40 l'imponente basilica.
Fu imitatore dell'arte di Evaristo Baschenis nel campo delle composizioni di nature morte, comprendenti oggetti vari, ma, particolarmente, strumenti musicali. Poco si staccò dal carattere compositivo dei maestro, così da essere spesso confuso con lui nell'attribuzione di opere non firmate. Parecchi dei suoi quadri, tuttavia, sono firmati con le due iniziali divise da una crocetta: in dipinti nel castello Camozzi a Costa di Mezzate, all'Accademia Carrara., nel Collegio di S. Alessandro a Bergamo, in casa Cicogna a Milano. Anche se l'indirizzo è affine a quello del Baschenis, il colore è più opaco, il raggruppamento degli oggetti meno felice, le stoffe e i drappeggi di minore finezza esecutiva.
Pur vivendo a Bergamo, il B. andò per qualche tempo a Roma (come si deduce dalla fimia in un quadro a Brugherio, Milano, di propr. dott. Venino) e si recò a Milano nel 1687, ove probabilmente rimase fino al termine della sua vita sul finire del sec. XVII. Altre due sue opere sono a Bissone (Canton Ticino) e tre allo Hofburg di Vienna (Bassi Rathgeb).
Probabilmente figlio del B. fu Bonaventura: si conosce di lui solo un quadro in Bergamo (casa Pesenti, via Porta Dipinta 38), che porta la firma: "Bonaventura Bettera 1718", sempre con strumenti musicali: altre opere possono essergli attribuite, tra cui due tele in casa Giavazzi in lBergamo (via Masone).
Bibl.: P. Locatelli, Illustri bergamaschi…,II, Bergamo 1869, pp. 94, 95 n.; E. Fornoni, Gandino e la sua basilica,Bergamo 1914, p. 36 n., C. Caversazzi in Il ritratto ital. dal Caravaggio al Tiepolo,Bergamo 1927, p. 143; F. Delogu, Pittori minori liguri lombardi e piemontesi del '600 e '700, Venezia 1931, pp. 216 s.; L. Angelini, I Baschenis,Bergamo 1946, pp. 63-65, 71 s. (per Bonaventura), 74 s.; R. Bassi Rathgeb, Ricerche nel museo dello Holburg di Vienna….in Bergomum,XLVII(1953), p. 103; C. Volpe, in La natura morta ital.(catal.), Milano 1964, p. 93; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,III, p.542.