ARNOLDI, Bartolomeo
Teologo e filosofo, nato a Usingen (Nassau) nel 1465. Addottoratosi all'università di Erfurt nel 1491, ivi stesso fu presto maestro, e nel 1501-05 ebbe fra i discepoli Martin Lutero, il quale si rallegrò grandemente quando, nel 1512, l'A. si fece pur egli agostiniano. Lutero tentò in seguito di averlo sostenitore e seguace, anche dopo la disputa di Heidelberg (1518); ma l'A. dal pulpito, dalla cattedra, e con numerosi opuscoli, si oppose alle dottrine dei novatori. L'A. fu anche fra i primi ad avvertire le conseguenze sociali della predicazione di Lutero. Costretto, nel 1525, a ritirarsi a Würzburg, continuò tuttavia ad impugnare il luteranesimo. Per invito del vescovo di Würzburg partecipò alla Dieta d'Augusta. Di ritorno riprese la sua posizione di sentinella avanzata nella difesa cattolica, e vi si mantenne fino alla morte (2 settembre 1532). L'A. scrisse molte opere polemiche e didattiche. Apprezzati e più volte ristampati, i suoi trattati filosofici e ieologici rimangono però inferiori per numero e importanza alle opere polemiche dirette contro i novatori, specialmente luterani e hussiti.
Bibl.: F. Ossinger, Bibliotheca Augustiniana, Ingolstadt 1768, s. v.; Hurter, Nomenclator literarius, II, Innsbruck 1906, col. 1262; Paulus, Der Augustiner B. A., ecc., Friburgo in B. 1893.