Mitre, Bartolomé
Uomo politico e letterato argentino (Buenos Aires 1821 - ivi 1906). Divenne presidente della repubblica (1862-1868), fondò il prestigioso quotidiano " La Nación " (1870), venne in Europa, ricevendo accoglienze trionfali in Italia, Francia, Spagna. Ancora in lizza per la presidenza della repubblica nel 1891, ritirò la propria candidatura. Accanto alla sua produzione storiografica, certamente più importante, meritano attenzione gli studi linguistici e le traduzioni poetiche, dal francese e dall'inglese, ma soprattutto quella della Commedia.
Considerando che in nessuna lingua del mondo cristiano dovesse mancare la Commedia e convinto che la traduzione spagnola del Conde de Cheste era un tradimento al buon gusto e al buon senso, iniziò la sua traduzione dopo avervi pensato su una quarantina di anni. I primi canti dell'Inferno furono pubblicati nel 1889 e l'intera cantica nel 1891; la prima edizione integrale e definitiva è del 1894, seguita nel 1897 da una seconda edizione. La pretesa di essere fedele alla forma e allo spirito dell'originale lo costringe ad adottare una tonalità linguistica vagamente arcaicizzante, con vocaboli e modi antiquati. Malgrado la traduzione segni un grande progresso rispetto a quella del Conde de Cheste, oggi inaccettabile, non può essere condiviso tuttavia lo smisurato elogio di alcuni dei suoi panegiristi, sia per certe storture sintattiche che per l'artificio della mescolanza lessicale.
Bibl. - L. Longhi De Bracaglia, M., traductor de D., Buenos Aires 1936; R.A. Arrieta, La traducción poética, in Historia de la literatura argentina, VI, ibid. 1960.