Mineralogista (n. Siviglia inizio sec. 16º). Nel 1555, in Messico, dove era sbarcato l'anno precedente, sostituì, nel procedimento della lavorazione dell'argento, il costoso metodo della fusione con quello dell'amalgamazione del metallo col mercurio. I benefici immediati ottenuti con tale processo, soprattutto nelle miniere di Pachuca, portarono anche allo sfruttamento intensivo del giacimento di Potosí e Huancavélica (Perù). La scoperta di M. ebbe conseguenze notevoli nel sistema dell'economia spagnola.