BARTENSTEIN, Johann Christoph, barone di
Uomo di stato austriaco nato nel 1689 a Strasburgo, morto a Vienna il 6 agosto 1767. Datosi agli studî specialmente di diritto e di storia, nel 1709 pubblicò un lavoro, nel quale cercava di giustificare la ribellione di Maurizio di Sassonia contro Carlo V. Il libro suscitò grande sensazione. Nel 1714 si recò a Vienna e da allora si dedicò alla politica. L'anno seguente entrò al servizio dello stato asburgico; nel 1727 divenne referendario nella conferenza di stato e nel 1733 fu innalzato alla dignità di barone dell'impero. Tutto questo egli doveva alla piena fiducia che l'imperatore Carlo VI aveva in lui, e anche all'influenza che esercitava sull'imperatore. Ma all'ardente entusiasmo per la causa degli Asburgo egli accoppiava una certa boria e superbia e modi inurbani, che gli avevano alienato le simpatie degli ambasciatori esteri e dell'alta nobiltà. Tuttavia, morto Carlo VI, seppe conquistarsi il favore anche di Maria Teresa, sulle prime non ben disposta verso di lui. Negli anni tempestosi della guerra per la successione austriaca (1740-1748) egli fu un valido e fedele ma non sempre illuminato consigliere della regina. A lui si deve, infatti, il debole contegno della Corte di Vienna verso Federico il Grande, e la brusca rottura con lui. Anche dopo l'insuccesso di Chotusitz il B. insisteva per la continuazione della guerra; ma non poté impedire la pace di Breslavia (1742). Egli non mancava di manifestare nella corrispondenza politica la sua avversione per la Prussia e l'Inghilterra, l'antica amica dell'Austria e ora, nella guerra, troppo tiepida alleata: tutto questo non era fatto per mantenere delicate relazioni diplomatiche. La direzione della politica estera gli fu quindi tolta e data al Kaunitz, il quale costruì il suo sistema antiprussiano, partendo dalle premesse del B.: separazione dall'Inghilterra, alleanza con la Francia. B. fu nominato consigliere intimo e vicecancelliere del Directorium in publicis et cameralibus, restandogli così affidata solo l'amministrazione interna. Come presidente della deputazione aulica per le provincie illiriche prese a cuore la sorte della popolazione serba immigrata in territorio austriaco, dopo il 1739, per sottrarsi al dominio turco. Dal 1751, gli fu anche affidata l'educazione del principe ereditario, il futuro imperatore Giuseppe II.
Bibl.: A. v. Arneth, J. C. B. und seine Zeit, in Archiv für Österreichische Geschichte, XLVI (1871); A. v. Arneth, Maria Theresia, voll. 6, Vienna 1863-1875; A. v. Arneth, in Allgemeine Deutsche Biographie, II, pp. 87-93; G. Küntzel, Fürst Kaunitz-Rietberg als Staatsmann, Francoforte 1923, pp. 9, 14 ecc.; M. Uhlirz, Handbuch der Geschichte Österreichs, I, Graz 1927; E. Guglia, Maria Theresia, voll. 2, Monaco e Berlino 1917.