BARODA (o Territorî di Gaikwar; A. T., 93-94)
Importante stato indigeno dell'India, nella Presidenza di Bombay, composto di sei grandi parti e di molti piccoli lembi di territorio, che formano 4 distretti (prant), intercalati parte in regioni dipendenti direttamente dagl'Inglesi, parte in territorî indipendenti di altri stati indiani anch'essi indipendenti, almeno nominalmente. Tre distretti (Kadi, Baroda, Nausariare) si trovano inclusi nella provincia di Gujarat, il quarto (Amzeli con Okhamandal) nella penisola di Kathiawar. La fondazione dello stato risale al principio del XVIII secolo per opera di Damaji Gaikwar. La sua popolazione novera (1921) 2.126.552 ab., in grandissima maggioranza hindù, distribuiti in oltre 3000 villaggi e 47 cittadine. Vi sono anche 162.328 maomettani e 163.077 atei.
La massima parte dei suoi territorî (in tutto circa 21.000 kmq.) giace nella zona delle alluvioni costiere formate sul poco profondo Golfo di Cambay dai detriti trasportati dai fiumi che traversano le provincie del Gujarat, del Malwa e del Rajputana. Nelle alluvioni si trovano ferro magnetico e tracce d'oro; nelle parti più elevate dello stato, arenarie e calcari cristallini da costruzione e magnifici marmi verdi, basalto e milialite. La produzione agricola, assai importante, dà cereali, leguminose, ricino, papavero, cotone, tabacco, canna da zucchero, sesamo, che alimentano una considerevole esportazione. Anche l'industria tessile è assai sviluppata. Lembi di foresta naturale esistono ancora nel distretto di Navsari.
La capitale, Baroda, è posta sul fiume Vishwamitri, a circa 100 km. di ferrovia a S.-SE. di Ahmadabad. Il censimento del 1901 le assegnava 103.790 ab., dei quali 80.834 hindù, 18.770 maomettani, 2266 Jain, e un certo numero di cristiani e parsi; nel 1921 la popolazione risultò di 94.700 abitanti.
La Baroda indigena è circondata da vecchie mura e nei suoi immediati dintorni, su di una piccola collina, si trova la Jauma Kot, vecchio forte, forse hindù nella parte più antica. Nel gran palazzo a stucchi Nazar Bagh, costruito dal Maharajia Malhar Rao, si custodiscono i gioielli di Gaikwar, fra i quali una collana di diamanti che contiene la famosa "Stella del sud" di 125 carati (originariamente di 2541/2), e un abito incastonato di pietre preziose e di perle che si dice abbia ricoperta la tomba del profeta nella Mecca. Sono notevoli anche varî templi hindù. La città possiede alcune piccole industrie: d'intagli artistici in legno, lavori in lacca, ferro battuto, tele stampate, ricami con oro ed argento, filature e tessiture.