Comune della Puglia (147,2 km2 con 93.275 ab. nel 2020) capoluogo di provincia con Andria e Trani. È situata a 15 m.s.m. sul Mare Adriatico, a S della foce dell’Ofanto, al margine settentrionale delle Murge. Tra le coltivazioni più diffuse ci sono i vigneti e gli uliveti; l’industria è sviluppata nei settori enologico, tessile, calzaturiero, alimentare, della carta e del cemento. L’attività del porto è vivace; tra le fonti di reddito sono da segnalare, infatti, anche la pesca e il turismo. Nodo stradale e ferroviario sulla linea Bologna-Lecce.
Esistente già nel 3° sec. a.C., B. in età romana fu la stazione balneare della vicina Canosa, con il nome di Barduli. Caduto l’Impero romano, appartenne successivamente ai Goti, ai Bizantini e ai Longobardi. Nel 1190 ottenne dai Normanni il titolo di città; sotto gli Hohenstaufen, nel sec. 13°, ebbe i primi privilegi a tutela del suo sviluppo economico, floridissimo nei sec. 14°-15° con gli Angioini, per il commercio con l’Oriente. Durante le lotte tra Spagnoli e Francesi nella prima metà del sec. 16° fu teatro di vari scontri (celebre la disfida di B. del 1503 fra 13 cavalieri italiani, capitanati da Ettore Fieramosca, contro 13 cavalieri francesi condotti da Guy de La Motte, che prigioniero aveva tacciato gli Italiani di viltà); i saccheggi, i terremoti, la peste, il malgoverno spagnolo la condussero, verso la fine del sec. 17°, quasi in rovina. Risorse nella seconda metà del sec. 18°.
Fra i monumenti: il duomo, importante esempio dell’architettura romanica pugliese; il S. Sepolcro (fine sec. 13°, di stile gotico-borgognone), presso il quale è il Colosso, statua bronzea abbandonata per naufragio sulla spiaggia di B. dai Veneziani che l’avevano presa in Oriente; il castello, con resti di età sveva, ricostruito nel sec. 16°.
Per la provincia ➔ B.-Andria-Trani.