bario
bàrio [Der. del gr. bary´s "pesante"] [CHF] Elemento chimico, di simb. Ba, numero atomico 56, peso atomico 137.36 e raggio atomico 1.98 Å, scoperto da H. Davy nel 1808, di cui si conoscono sette isotopi stabili, con numero di massa 130 (abbond. relat. 0.11 %), 132 (0.10 %), 134 (2.42 %), 135 (6.59 %), 136 (7.85 %), 137 (11.23 %), 138 (71.70 %) e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 656 c). Appartiene alla colonna a del II gruppo, 3° periodo (grande) (metalli alcalino-terrosi) del Sistema periodico degli elementi ed è diffuso come composto in molti minerali (cloruri, fosfati, borati, solfuri, carbonati e silicati), di cui alcuni ritrovabili naturalmente in quantità notevoli. È un metallo tenero, di lucentezza argentea; nei composti si comporta da bivalente.
Principali proprietà del bario
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.204 (25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 18.4 (25 °C)
Configurazione elettronica (Xe) 6s2
Energia di ionizzazione [eV] (I)5.21; (II)10.0
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 55.68
Entropia termica [J K-1 mol-1] 62.76 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 3.5 (20 °C)
Resistività elettr. [10-8 Ω m] 30.2 (0 °C)
Sez. d'urto di assorb. perneutroni termici [barn atomo-1] 1.3
Struttura cristallina (298 K) cub. corpo centr.(par. reticolari in Å) (a=5.02)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] 20.6 (0 °C)
Temperatura di ebollizione [K] 1913
Temperatura di fusione [K] 998