BARDAJÍ Y AZARA, Eusebio
Uomo di stato spagnolo, nato a Huete nel 1765, morto a Madrid il 7 marzo 1844. Capo ufficio nella cancelleria di stato a Madrid nel 1802, fu in missione a Lisbona, a Pietroburgo, dove ottenne dalla Russia il riconoscimento della costituzione di Cadice del 1812. Avvenuta la restaurazione, Ferdinando VII tenne conto dei suoi precedenti antinapoleonici e nel 1816 lo mandò ambasciatore a Torino. Fautore del regime costituzionale, non godette favore presso la corte sarda: invece nel 1820, quando quel regime risorse a Madrid, fu creato ministro degli Esteri. Subì pertanto le conseguenze della reazione del 1823: ma nel 1834 sotto il governo della reggente Maria Cristina fu tra i deputati delle nuove Cortes; nuovamente diresse la politica estera e nel 1837 fu anche presidente dei ministri, dirigendo la difesa di Madrid, quando la guerra carlista pareva dare il crollo al regno d'Isabella II. Col 18 dicembre 1837 si ritirò a vita privata. Era del gruppo moderato e subì quindi l'ostilità insieme dei clericali (carlisti) e dei realisti intransigenti.