BARBÉ-MARBOIS, François, marchese di
Nacque a Metz nel 1745, di antica famiglia. Fu dapprima console generale agli Stati Uniti, poi intendente a S. Domingo fino al 1787. Rientrato in patria, fu sindaco di Metz durante gli anni più torbidi, e poi, per la costituzione dell'anno III, membro del consiglio degli anziani, di tendenza moderata; e però, arrestato il 4 settembre 1797, venne deportato alla Guiana. Ma dopo il 18 brumaio poté essere richiamato in patria, e, grazie alla protezione di Lebrun, fu nominato nel 1802 consigliere di stato e direttore del tesoro pubblico, carica che tenne con onore fino al 1805. In questa sua qualità fu il negoziatore ufficiale della vendita della Louisiana agli Stati Uniti, nel 1803, ottenendo da Napoleone un premio di 192.000 franchi. Un'infelice operazione finanziaria lo travolse due anni dopo; nel 1808 fu nominato, in compenso, presidente della corte dei conti, ufficio che non abbandonò più in tanti rivolgimenti di regimi, fino al 1834, se non per diventare ministro della Giustizia nel ministero Richelieu (1815-16), subito dopo la caduta di Napoleone e il ritiro di Talleyrand. La sua prima educazione, i servigi resi all'antico regime prima del 1789, la deportazione subita fecero di lui uno dei primi fautori del ritorno dei Borboni. Lasciato il seggio di ministro, nel 1816, vittima delle proprie tendenze moderate più che dell'odio altrui, ritornò alla corte dei conti, e poi, nel 1834, poco meno che novantenne, poté ritirarsi a vita privata. Morì nel 1837. Fu uomo di fine cultura e di larga esperienza, sostenitore, fin da quando faceva parte degli anziani, della propaganda politica per mezzo dei giornali a buon mercato.
Scrisse, tra l'altro, alcune giudiziose Réflections sur la colonie de Saint-Domingue (Parigi 1796), un buon libro De la Guyane, de son état physique, de son agriculture, etc., (Parigi 1822) frutto delle personali osservazioni nei cinque anni di residenza laggiù; e due volumi di notevole interesse, Journal d'un déporté non jugé (Parigi 1834). Oltre a ciò, si cita ancor oggi, pur invecchiata di un secolo: la sua Histoire de la Louisiane (Parigi 1828).
Bibl.: A. Thiers, Storia del consolato e dell'impero di Napoleone, trad. italiana, Torino 1888, III, IV, V; F. Aulard, Histoire politique de la Révol., Parigi 1901, pp. 598, 619, 638, 659 ecc.; A. Vührer, Histoire de la dette publique en France, II, Parigi 1886; P. De La Gorge, Louis XVIII, Parigi 1926.