BARBARICINI
. Denominazione di certi popoli della Sardegna dei quali non sappiamo ancora se fossero indigeni dell'isola o immigrati dal di fuori. Taluni scrittori ravvisano in essi gli abitanti delle civitates Barbariae, di cui due epigrafi rendono oramai indubitata l'esistenza, nel centro dell'isola, a poca distanza da Fordongianus. Altri invece scorgono in essi i Maurusii, collocati dai Vandali in Sardegna sui barbarica, esistenti nel territorio detto Maureddia, a poca distanza da Cagliari, nell'odierna regione iglesiense. Le due ipotesi potrebbero anche accogliersi insieme. Ancora verso la fine del sec. VI d. C. avevano proprî duchi. Sotto Ospitone, al tempo di papa Gregorio I, passarono in massa al cristianesimo (598). Fu così compiuto il processo di fusione con gli altri popoli sardi.
Bibl.: G. La Corte, I barbaricini di Procopio, Torino 1901; N. Tamassia, I barbaricini, in Arch. stor. ital., 1903; A. Taramelli, in Not. d. scavi, 1920, pp. 848 segg.; A. Saba, Il pontificato romano e la Sardegna medioevale, I, Roma 1930.