BARACCA
. Costruzione di carattere provvisorio, in materiale leggiero, generalmente legname, per ricovero di persone o per deposito di merci: suo carattere essenziale è quello di poter essere rapidamente costruita, con materiali provveduti sul luogo e senza necessità di mezzi speciali, né rilevanti mezzi costruttivi. Il tipo di baracca può svilupparsi variamente, fino ad assumere l'importanza di vera e propria casa d'abitazione permanente. Specialmente nei paesi nordici, per l'abbondanza del legname adatto e per altri fattori fisici e sociali, la casa di legno ha una grande diffusione. Nei climi caldi invece è poco in uso, oltre che per il pericolo d'incendio, anche per il grave inconveniente della facile formazione di nidi d'insetti nelle intercapedini e commessure del legname.
In Svezia, Danimarca, Germania, Austria, esiste una grande industria che produce in serie costruzioni di legno di varî tipi, dalla piccola baracca d'un solo ambiente, a villini di sette od otto camere. Queste costruzioni vengono spedite in elementi che facilmente si possono montare sul posto. In genere si usa costruire, sotto alla costruzione lignea, una base-zoccolo in pietrame o mattoni, alta da m. 0,70 ad 1,20. L'intercapedine, tra le due pareti formanti il muro esterno, viene spesso riempita con materia coibente. In generale le pareti consistono in telai di legno coperti da ogni lato da doghe di legno ad incastro: in mezzo rimane così uno strato isolante di aria. Questi telai vengono connessi uno con l'altro a mezzo di chiavarde e traverse longitudinali: il tetto e il pavimento sono formati anch'essi di elementi. Le porte e le finestre sono portate da telai speciali, in genere delle stesse dimensioni degli altri che formano il pieno delle pareti.
Le baracche, nei tipi perfezionati, sono di grande utilità per usi assistenziali e sanitarî, come in caso di terremoti, epidemie, ecc. A sussidio di ospedali presentano il vantaggio di un'agevole e abbondante ventilazione, di un facile isolamento degli ammalati in caso di malattie infettive, ecc. Hanno però l'inconveniente (che, se è molesto nel caso di comune abitazione, diviene grave negli alloggi per ammalati) della scarsa protezione contro le variazioni atmosferiche, poiché la temperatura interna, nonostante il sistema delle intercapedini, è sensibilissima alle variazioni di quella esterna. Inconvenienti serî sono la facilità d'incendio, la difficoltà di mantenere una pulizia perfetta, la rapida deteriorabilità del materiale che impedisce alla baracca di mantenersi per lungo tempo in buone condizioni igieniche. Quest'ultimo inconveniente è grave in modo particolare nel caso di baracche costruite o destinate ad usi sanitarî.
Altro inconveniente da rilevare è la mancanza di buone e razionali fognature per le latrine che non sono economicamente possibili per costruzioni così provvisorie.
Un tipo di baracca molto impiegato per ricovero di ammalati è quello Döcker. Le pareti e il tetto sono, come sempre, formate di varî telai-elementi rivestiti, dal lato esterno, di legno disposto a doccia, e nell'interno di cartone impermeabile di feltro. Fra i due rivestimenti abbiamo quindi un'intercapedine isolante di aria, dello spessore di circa mm. 25. Questi telai servono anche per la copertura a tetto, opportunamente congegnati fra loro e con le pareti, sì da impedire infiltrazioni d'acqua. Le pareti interne e il soffitto sono poi rivestiti con vernici resistenti anche alle disinfezioni; alla ventilazione provvedono apposite aperture ad abbaino create nel tetto e aperture a vasistas nella parte alta delle pareti, come pure nelle finestre e nelle porte. Il riscaldamento avviene per mezzo di stufe a regolatore; i condotti di fumo escono dal tetto, attraverso una protezione di lastra di ferro, affinché il calore trasmesso non possa generare incendio nel materiale ligneo. Particolare importanza ha l'orientamento della baracca rispetto ai venti, al sole, ecc., in relazione alla località e alla ubicazione.
Fra le baracche per comune abitazione un tipo speciale fu quello adottato dal Ministero dei lavori pubblici per primo soccorso alle popolazioni colpite dal grave terremoto calabro-siculo del 1908. Sono costruzioni di m. 4 × 8, più un vano addossato, di m. 3 × 1,90, destinato alla cucina. Le pareti e il pavimento della baracca sono formate da un doppio tavolato che forma così un'intercapedine di aria.
L'interno è diviso in due ambienti eguali e così il locale addossato che serve come cucina e che, per eliminare pericolo d'incendio, è costruito in muratura, e provvisto di fornelli e tiraggi per il fumo. La copertura della baracca è a tavolato su cui vengono poste tegole di cotto. Il tutto poggia su di un muretto che fa da zoccolo, dell'altezza di m. 0,70. Le due camere comunicano con l'esterno ciascuna mediante una porta d'ingresso: ogni ambiente è in comunicazione con la cucinetta e un'altra porta s'apre nel tramezzo divisorio, in modo da dare un'eventuale comunicazione fra le due camere della baracca se destinata ad un'unica famiglia. Una baracca come quella ora descritta può essere usata solo come primo e urgente rimedio ad una grave calamità, poiché in essa mancano gli ambienti necessarî a una famiglia che viva secondo le più elementari norme igieniche e morali.
Le baracche si usano frequentemente per scopi militari; e un grandissimo numero se ne costruirono nella grande guerra, dovendo una grande quantità di uomini vivere in zone montuose o in campagne sprovviste di abitazioni, o anche perché i centri fabbricati esistenti sono più facilmente individuabili e oggetto di offesa da parte del nemico. Le baracche sono meno visibili e più facilmente occultabili fra alberi, in anfrattuosità delle rocce, in angoli morti di montagne, gole, ecc.