BANTAM (A. T., 95-96)
È la provincia più occidentale, delle 17 in cui è divisa l'isola di Giava, confinante a ovest con lo stretto della Sonda, a nord con il Mare di Giava, a est con le residenze di Giava e di Preanger, a sud con l'Oceano Indiano. Storicamente ha grande importanza, essendo il nucleo primitivo della potenza olandese nell'arcipelago Indiano fino alla fondaziorie di Batavia (1619); presentemente è invece una delle provincie meno ricche e meno progredite, a causa delle frequenti epidemie e delle violente eruzioni vulcaniche. Con le piccole isole vicine alla costa si estende su una superficie di 7913 kmq. e conta 897.000 ab. (709.339 nel 1897). La popolazione, che è costituita di Cinesi e Sondanesi (Giavanesi a nord), è fiera e bellicosa; lo stesso nome Bantam significa "Terra dei ribelli". La parte più fertile è nella zona settentrionale, nel complesso pianeggiante, salvo un rilievo centrale costituito dai vulcani inattivi di Karang (1775 m.) e di Pulosari; frequenti le sorgenti termali. Vi si produce riso, caffè, tè, ed anche zucchero, indaco, pepe. La pesca, che aveva un'importanza abbastanza notevole, è stata molto danneggiata dall'eruzione del Krakatau (1883). La città più importante è Serang, 2 km. e mezzo circa dalla baia di Bantam e dal porto di Karangantu. Nei pressi sono le rovine di Bantam, antica capitale dell'isola, che gli Olandesi occuparono nel 1797, cacciatine i Portoghesi; la città fiorì specialmente dal 1700 al 1800. Altri centri sono Chilegon, Pandeglang, Menes. Una ferrovia congiunge Serang a Pandeglang e a Batavia.