BANFFSHIRE (A. T., 49-50)
Contea della Scozia di NE., tra i fiumi Deveron e Spey, poi si estende nell'interno per la valle del Livet, affluente di destra dello Spey, fino alle montagne granitiche elevantisi tra l'Inverness-shire e l'Aberdeenshire. Il Cairngorm (1245 m.) è la cima più alta della contea. I fiumi formano numerose cascate; le valli (glens) sono molto pittoresche. Il terreno della contea è costituito in gran parte di scisti cristallini, con calcari e quarziti, come il resto dei Highlands; si hanno intrusioni di granito nelle parti più elevate meridionali. Vi sono anche molte argille dell'era glaciale.
La parte costiera della contea, ebbe molto a soffrire prima e durante il Medioevo per incursioni dei pirati; la parte meridionale invece mantenne il suo carattere celtico fin dopo il Medioevo, ma i conflitti fra i clan cessarono, a quanto sembra, nel sec. XVIII; gli abitanti delle alte terre della contea di Banff non presero molta parte alle sollevazioni in favore degli Stuardi esiliati. La regione fu teatro di lotte sanguinose nell'epoca della Riforma e dei Covenanters. Al principio del sec. XIX i conti di Seafield rimboschirono grandi tratti di terreno della contea di Banff, e resero l'agricoltura più prospera che in molte altre parti dei Highlands. Si coltiva una certa quantità d'orzo per la produzione del whiskey a Keith (4271), ma la coltivazione principale è quella delle erbe e dei foraggi. Nei fiumi è attivissima la pesca dei salmoni e delle trote. Le miniere di granito e di calcare sono discretamente attive; si esercita anche l'industria della tessitura della lana.
La popolazione è di 57.298 ab. (1921) con una diminuzione del 6,7% dal 1911, mentre nel passato le cifre s'erano mantenute stazionarie per molto tempo. Gli individui maschi sono circa per ⅓ agricoltori e per 1/5 pescatori: questi vivono a Buckie (8690 ab.), a Banff (3518), a Macduff (3344) e in altri porti minori. Questi piccoli porti hanno anche un discreto traffico. La diminuzione della popolazione è più accentuata nelle zone rurali che nei centri urbani, e rientra nel fenomeno generale, che si verifica in tutti i Highlands e che dipende dalla guerra del 1914-1918, dal conseguente deprezzamento del valore reale della moneta e dalle molte occasioni di emigrare. Nel 1921 vi erano ancora 258 persone che dichiararono di parlare il gaelico, ma tutti sapevano egualmente l'inglese.
Bibl.: W. Watt, Aberdeenshire and Banff, Edimburgo 1900; Robertson, Collections for history of shires of Aberdeen and Banff; W. Cramond, Annals of Banff, Aberdeen 1881.