BANDOLIERA (fr. bandoulière; sp. bandolera; ted. Wehrgehänge Bandelier; ingl. bandolier, bandoleer)
Larga striscia di cuoio alla quale erano appesi per mezzo di funicelle dodici o più bossoletti di legno o di ferro stagnato, muniti di coperchìo e ricoperti di pelle che contenevano la carica della polvere. Era portata dagli archibugieri e moschettieri ad armacollo da sinistra a destra. Alla riunione delle due estremità era appesa la scarsella per le pallottole ed il fiaschino, se nella bandoliera mancava il dodicesimo bossolo che ne faceva le veci (v. figg. 1-2 dell'articolo archibugiere). Non è possibile precisare l'epoca nella quale venne posta in uso, ma si può credere sulla fine del 1500 o al principio del 1600; i primi documenti che ne parlano, riportati dall'Angelucci (Doc. inediti della storia delle armi italiane), sono però di epoca posteriore: "bandoliere di corame con dodici caricature et un polverino di latta coperte di corame negro N° quattromilaottocento" (Inv. Arm. Vaticana 1627; Arch. di Stato Roma). "Nota dei prezzi, ecc. 1633: bandoliere con sei cariche da archibuso per a cavallo, scudi 4 l'una. Bandoliere con sei cariche per moschetto di latta, scudi 5 l'uno" (Arch. di Stato Firenze, Urbino, classe 2ª, div. A, filza 3).
Per bandoliera oggi s'intende una tracolla mobile, ornata di piastrine a smalto, che alcune milizie portano per ornamento.
Nel nostro esercito è prescritta la bandoliera bianca, di cuoio per i carabinieri reali e di cuoio grigio-verde per la cavalleria, artiglieria, corpi e servizî montati su automezzi. Quest'ultima ha sul davanti quattro gibernette per caricatori per gli armati di moschetto, o tre gibernette per cartucce per gli armati di pistola.
Le espressioni a bandoliera o ad armacollo si dicono del fucile o del moschetto messo di traverso dietro al dorso e sospeso ad una spalla per mezzo d'una cinghia la quale traversa il petto e si attacca all'arme sotto il braccio dalla parte opposta.