bambino bolla
bolla loc. s.le m. Bambino affetto da una patologia che lo costringe a vivere in un ambiente asettico e isolato, come all’interno di una bolla protettiva.
• [tit.] Una terapia per i «bambini bolla» / Ora è lotta alla distrofia muscolare [testo] [...] Gli americani hanno chinato, non solo metaforicamente, il capo e la cura italiana per l’Ada-Scid [immunodeficienza severa combinata da deficit di adenosina-deaminasi], anche nota come la patologia dei bambini bolla (perché costretti a vivere in ambienti completamente asettici), nel 2005 viene autorizzata anche negli States, e quindi nel mondo. (Mario Pappagallo, Corriere della sera, 25 maggio 2011, p. 40, Eventi) • Nel frattempo, sempre con la terapia genica, il Tiget [Istituto Telethon - San Raffaele per la terapia genica] ha trattato con successo 13 pazienti con l’Ada-Scid (l’immunodeficienza che colpisce i cosiddetti «bambini bolla», costretti a vivere in ambienti sterili). (Elena Dusi, Repubblica, 19 marzo 2013, p. 29, Salute) • I bambini nati con Ada-Scid non sviluppano un sistema immunitario sano, per cui non possono combattere le infezioni più comuni: li chiamano «bambini bolla». (Avvenire, 28 giugno 2016, p. 16, Attualità).
- Composto dal s. m. bambino e dal s. f. bolla, ricalcando l’espressione ingl. bubble baby.
- Già attestato nella Repubblica del 14 marzo 1992, p. 35 (Giovanni Maria Pace), nella variante grafica bambino-bolla.