Scrittore lituano (Baibokai, Vabalninkas, 1896 - Vilnius 1947); compiuti gli studî a Panevėžys, Pietroburgo e Mosca, tornò nel 1918 in Lituania, a lavorare nella redazione di Lietuvà; divenne poi docente di letteratura russa nell'univ. di Vilnius (Rusụ literatūros istorija, 2 voll.). Dal 1943 al 1945 fu internato in un campo di concentramento tedesco che gli ispirò il romanzo Dievu̧ miškas ("Il bosco degli dèi", 1957). Ingegno poetico precoce, negli anni di Mosca ebbe contatti proficui con il simbolista J. Baltrušaitis e con M. Gorkij. Coltivò soprattutto la lirica simbolica (Deivė iš ežero "La dea del lago", 1919; Giesmė apie Gedimina̧ "Inno su Gediminas", 1938) e il dramma storico (Milžino paunksmė "All'ombra del gigante", 1932; Apyaušrio dalia "Il destino del primo albore", 1945); prese anche parte a polemiche artistico-letterarie con lo pseudonimo di Sirakuzinas.