Scienziato (Milano 1580 - ivi 1626); in uno scritto del 1604 contese a Galileo la priorità della scoperta della "nova stella" del 1601 e plagiò le sue Operazioni del compasso geometrico e militare del 1606. Il plagio portò alla condanna del C. e alla distruzione di tutti gli esemplari della sua opera che s'intitolava Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis (1607). Nell'opera Difesa contro le calunnie di B. Capra (1607) Galileo difese le proprie scoperte ribattendo tutte le affermazioni del Capra.