AVANZINI, Baldassarre
Nato a La Spezia nel 1840, impiegato regio a Torino, si stabilì nel 1865 a Firenze, dove era stata trasferita la capitale, e fu colà segretario personale del prefetto G. Cantelli. Iniziò la carriera di giornalista nel 1866, quando, fondata da C. Pancrazi la moderata Gazzetta d'Italia,vi scrisse una serie di articoli (Il Parlamento dalle Tribune),che presentavano in forma garbata e briosa episodi e caricature della vita parlamentare. Acquistata presto stima, nel 1870, quando G. Piacentini, G. A. Cesana e F. De Renzis decisero di fondare un nuovo giornale "serio nel fondo, ma ameno nella forma", l'A. fu invitato tra i primi a collaborare, insieme al già ben noto P. C. Ferrigni (Yorick). Il 16 giugno 1870 uscì il primo numero del Fanfulla,diretto prima dal Ferrigni, poi, poco dopo dall'A., che tenne la direzione fino alla fine del 1891. Il Fanfulla,giornale moderato della sera, illustrava gli avvenimenti politici alla luce del buon senso, con uno stile agile e accessibile; ebbe un rapido successo, numerosi imitatori, e riuscì a contribuire non poco al rinnovamento della forma del giornalismo italiano.
L'A. vi dedicò tutti i suoi anni migliori. Scapolo, appassionato per il suo lavoro, passava quasi tutto il tempo in redazione. Nella "stanza di Bino" - lo studio del direttore - si riunivano molti brillanti ingegni e dalle loro discussioni nasceva il Fanfulla, con la freschezza e il tono poco impegnativo delle conversazioni fra amici. L'A. vi scrisse, fra l'altro, numerosi articoli di politica (con lo pseudonimo di E. Caro) e vi continuò la rubrica Il Parlamento dalle Tribune. Per carattere e per gusto, rifuggiva da pedanterie; nei suoi articoli, forse di non largo respiro ma di piacevole lettura e di immediato interesse, attaccava imparzialmente amici e nemici e sebbene "fosse il moderatissimo fra gli uomini di parte moderata, non si peritava quando occorresse di dir la sua anche al Sella o al Minghetti" (Martini).
Quando, nell'ottobre del 1871, l'A. si trasferì con la redazione nella nuova capitale, il Fanfulla si avvicinò al governo perdendo il primitivo mordente. L'A. andò accentuando la simpatia per la Destra e, nel 1876, con la caduta di questa, il giornale fu considerato di opposizione, perdendo per questo alcuni redattori di diversa idea, benché l'A. non ammettesse la nuova qualificazione politica. Pure, la fiducia dell'A. nella possibilità di moralizzare la vita pubblica, restando fuori delle parti, con la satira politica, andava diminuendo: la sua critica divenne più aspra per la crescente sfiducia nelle istituzioni parlamentari e nella rettitudine degli uomini politici. Fu anche direttore del Fanfulla della Domenica, nel breve intervallo tra il Martini e il Nencioni, e collaborò saltuariamente ad altri giornali. Nel 1891, infine, l'A. si dimise per i mutamenti avvenuti nel giornale, che stava diventando un foglio trasformista.
Lasciato il Fanfulla, il 5 maggio 1892 l'A. fondò, con un gruppo di amici, il Torneo, che doveva essere un punto d'incontro di diverse tendenze, forse nella speranza che ciò potesse costituire garanzia di autonomia dai partiti. Ma il giornale non ebbe successo, e alla fine dello stesso anno fu interrotta la pubblicazione. Il 1º maggio 1892 pubblicò sulla Nuova Antologia (s. 3, XXXIX, pp.112-21) il saggio Prima e dopo la crisi. Pur collaborando ancora ad altri giornali, l'A. condusse vita ritirata fino alla morte avvenuta a Brianzola (C0mo) il 7 ott. 1905.
Bibl.: L. G. Piccardi, Saggio di una storia sommaria della stampa periodica, Roma 1886, pp. 208, 222 s.; N. Bernardini, Guida della stampa periodica italiana, Lecce 1890, p. 626; G. A. Cesana, Ricordi di un giornalista (1851-1871), Milano 1892, II, pp. 365 ss.; G. Biagi, Un giornale e un giornalista (Per B.A.), in Il Marzocco, 15 ott. 1905, p. 42; L. A. Vassallo, La stanza di Bino, in L. A. Vassallo, Gli uomini che ho conosciuto, Milano 1911, pp. 20-29; F. Martini, B. A. Direttore del Fanfulla, in F. Martini, Pagine Raccolte, Firenze 1912, pp. 589-596; G. Biagi, Passatisti, Firenze 1923, pp. 126, 127, 136; L. Lodi, Giornalisti,Bari 1930, pp. 21-24; F. Martini, Confessioni e ricordi (1859-1892), Milano s. d., pp. 79-108; Id., Lettere (1860-1928), Milano 1934, p. 162; B. Righini, I periodici fiorentini (1597-1950), Firenze 1955, I, pp. 192, 226.