CASTELLI, Baldassare (Baldassar de Castello, Protonotarius de Castello)
Nacque a Bologna nel primo quarto del XV sec. da Catellano. Scarse notizie abbiamo della sua vita: nel 1451 divenne canonico di S. Pietro, la chiesa cattedrale di Bologna; l’anno seguente iniziò a tenere la “lectura Decretaliuni in diebus festivis”, ma solo il 23 luglio 1453 si presentò all’esame privato davanti al Collegio di diritto canonico, “et quia se laudabiliter et egregie se habuit, fuit ab omnibus, nemine discrepante, approbatus”. Il 2 agosto seguente conseguì il dottorato e fu “collegialiter sociatus”; nell’occasione offri all’arcidiacono ed ai dottori del Collegio un pranzo “splendidum et lautissimum”, come ricorda il Liber secretus iuris pontificii. Il 26 ott. 1454 fu aggregato al Collegio di diritto canonico. Il 27 febbr. 1459 ottenne dal Collegio la dispensa, “non obstante aliqua constitutione”, a poter esercitare l’ufficio di vicario dell’arcidiacono. Il 29 marzo intervenne all’ “accettazione” di Giacomo Feo, vescovo di Ventimiglia, nominato da Pio II economo dell’arcidiaconato di Bologna.
L’accettazione, da parte dei Collegi di diritto civile, canonico e delle arti e medicina, si riferiva al potere dell’arcidiacono di conferire laurea, licenza, baccalaureato: il C., nella sua qualità di canonico, di dottore del Collegio di diritto canonico e di vicario del reverendissimo cardinale dei SS. Quattro – e cioè del cardinale legato, Lodovico Mila, che aspirava al titolo -, si oppose all’“accettazione”. Anzi, egli, ritenendo che essa non rientrasse nella volontà del papa, chiese di ricevere una copia del documento di “accettazione”, con l’indicazione del termine per opporsi, poiché intendeva farlo.
Nel 1461, il 24 marzo, presentò lo studente Grisante da Reggio all’esame dì dottorato in diritto canonico: a quella data egli era già protonotario apostolico; referendario sotto Sisto IV, fu anche commendatore dell’abbazia di S. Maria d’Opleta e di S. Giuliano di Bologna. Tenne la lettura delle Decretali, secondo la testimonianza dei Rotuli, ininterrottamente fino all’anno accademico 1462-63; risulta, poi, anche in quelli del 1465-66. Non è dunque del tutto esatta l’affermazione del Mazzetti (Repertorio..., p. 87) che manchi nei rotuli per gli anni dal 1463 al 1474, “in cui si trova assente”. Si osservi, inoltre, che in un documento del 1473 il C. figura presente alla licenza e magistero in teologia dell’agostiniano Lorenzo da Bologna. Il suo nome ricompare, comunque, nei rotuli, dello Studio, a partire dal 1475 e fino all’anno accademico 1479-80. Durante l’assenza da Bologna, per il Pasquali Alidosi (1620, p. 50), fu inquisitore a Venezia dove avrebbe scritto una Vita del b. Lorenzo Giustiniani patriarca di Venezia (ibid.; Fantuzzi, p. 148).
Morì a Bologna il 25 nov. 1484.
Un codice appartenutogli è il codice 1335 della Bibliothèque Mazarine di Parigi, contenente la Lectura di Domenico da San Gimignano “super I-II parte sexti libri Decretalium”. Il codice, scritto per il priore “Sancti de Columbeta” di Pavia, Antonio Grossi, e terminato il 16 marzo 1448 fu quindi posseduto da Martino Garati e poi dal Castelli.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Bologna, Liber secretus iuris Pontificii, I, ff. 91, 93r, 104r, 152v; Ibid., Rogiti di Giov. Battista Grassi, b. s; Bologna, Bibl. univers., ms. 4207: L. Montefani, Geneal. d. fam. bolognesi, vol. 25, f 70r; I Rotuli dei lettori... dello Studio bolognese dal 1384 al 1779, a cura di U. Dallari, I, Bologna 1888, pp. 32, 35, 38, 41, 44, 47, 49, 52, 54, 57, 60, 68, 97, 100, 103, 106, 108; C. Malagola, Statuti delle univer. e dei collegi dello Studio bolognese, Bologna 1888, pp. 328, 353; G. N. Pasquali Alidosi, Li canonici della Chiesa di Bologna..., Bologna 1616, p. 28; Id., Li dottori bolognesi, Bologna 1620, p. 50; Id., Dichiaratione et correttione al libro delli dottori bolognesi di legge canonica e civile per li 6 d’agosto 1623, Bologna 1623, p. 14; P. S. Dolfi, Cronol. delle famiglie nobili di Bologna..., Bologna 1670, p. 258; P. A. Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1714, p. 66; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, III, Bologna 1783, p. 148; S. Muzzi, Annali della città di Bologna dallla sua origine al 1796, III, Bologna 1841, p. 288; S. Mazzetti, Repert. di tutti i professori antichi e moderni della famosa Università, e del celebre istituto delle scienze di Bologna, Bologna 1847, p. 87; Id., Alcune aggiunte, e correzioni alle opere dell’Alidosi, del Cavazza, del Sarti, del Fantuzzi, e del Tiraboschi..., Bologna 1847, p. 57; B. Katterbach, Referendarii utriusque signaturae..., Città del Vaticano 1931, p. 46; A. Sorbelli, Storia dell’univer. di Bologna, I, Bologna 1940, p. 243; C. Sarnaran-R. Marichal, Catalogue des manuscrits en écriture latine, portant des indications de date, de lieu ou de copiste, I, Paris 1959, p. 285; C. Piana, Ricerche su le univer. di Bologna e di Parma nel sec. XV, Quaracchi 1963, p. 124; Id., Nuove ricerche su le univer. di Bologna e di Parma, ibid., 1966, pp. 291, 446.