balconing
s. m. inv. Tendenza diffusa soprattutto tra i giovani che consiste nel compiere salti spericolati da balconi o terrazze, spesso sotto l’effetto di alcol o droga.
• Dai primi accertamenti effettuati dalla polizia spagnola, sembra che si tratti di una caduta accidentale e non dell’ennesima vittima del «balconing», la folle moda di tuffarsi in piscina dal balcone della propria camera d’albergo in voga tra i giovani in vacanza a Ibiza e Maiorca. (Adige, 4 agosto 2011, p. 6, Attualità) • Ieri all’alba, un giovane canadese di 20 anni è precipitato dal quarto piano di una camera d’albergo, che non era la sua. Con in corpo un altissimo tasso etilico, sembra accompagnato da qualche eccitante: il necessario per trovare il coraggio e l’incoscienza di raccogliere la sfida del «balconing», la follia di lanciarsi da balconi e terrazze nelle piscine sottostanti di hotel e residence. (Paola Del Vecchio, Secolo XIX, 14 luglio 2014, p. 8, Radar) • Una Ibiza meno famosa Lloret de Mar ma non per questo meno sballata, tra giovanissimi in overdose, drammatici casi di «balconing», sequestri di droga e strade che il mattino sembrano cimiteri di bottiglie. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 14 agosto 2017, p. 14).
- Pseudoanglismo coniato in Spagna a partire dal s. m. balcón (dall’it. balcone, in ingl. balcony).
- Già attestato nel Corriere della sera del 13 agosto 2010, p. 26, Cronache (Carlo D’Amicis).