BAILÉN (A. T., 39-40)
Città della Spagna, nella provincia di Jaén, situata ai piedi della Sierra Morena, con 8853 ab. (1920). Questa piccola città deve, più che ad altro, la sua celebrità alla capitolazione, avvenuta nei suoi pressi il 22 luglio 1808, del corpo francese del generale Dupont: la quale costrinse il re Giuseppe Bonaparte ad abbandonare Madrid ed esaltò al massimo il furore patriottico degli Spagnoli nella lunga, fiera e talvolta inumana difesa contro gl'invasori (v. spagna: Storia). Truppe regolari spagnole sotto gli ordini del generale Castaños andavano organizzandosi nell'Andalusia, rinforzate da bande irregolari capitanate da Pedro Agustín Echávarri. Da ogni parte sorgevano nemici esasperati e feroci: e il Dupont aveva dovuto sgombrare Cordova e andava ripiegando faticosamente verso la Sierra Morena, per mantenere le comunicazioni con Madrid in attesa di rinforzi. Disponeva di tre divisioni, con effettivi assai ridotti dalle perdite e dalle malattie ed appesantite da lunghi convogli di malati e di inabili alle marce. Incerto e male informato sulle forze, sulle intenzioni e sulle posizioni del nemico e prevedendo un accerchiamento, egli, il 16 luglio, aveva alquanto distese le sue forze, già esaurite dalle marce e contromarce sotto un cielo infuocato e dalle perdite in combattimenti parziali contro un avversario insolito per modo di combattere, pratico dei luoghi e adusato al torrido clima. All'alba del 19 luglio, mentre con una parte delle sue truppe marciava in ritirata sulle pendici dell'altopiano di Bailén, fu attaccato dagli Spagnoli. Combattendo valorosamente e con gravi perdite, i Francesi della divisione Barbou tentarono invano di aprirsi il passo: e nel pomeriggio, vista chiusa ogni via di scampo, il generale Dupont, già due volte ferito e febbricitante, intavolò col nemico trattative durate due giorni che misero capo alla capitolazione; inevitabile forse ma che suonò onta alle armi napoleoniche, sino allora quasi sempre invitte sui campi d'Europa contro eserciti di grandi tradizioni e di alta fama.
Nella capitolazione segnata il 2 vennero comprese anche le altre due divisioni francesi, Vedel e Dufour, che non avevano preso parte alla battaglia, con facoltà di sgombrare dalla Spagna senza deporre che momentaneamente le armi; ma essendosi la Giunta insurrezionale di Siviglia rifiutata di ratificare la capitolazione, tutto il corpo d'armata di Dupont (circa 20 mila uomini) rimase prigioniero: e parecchie migliaia di soldati francesi perirono miseramente di stenti e di malattie sui pontoni di Cadice e sugli scogli di Cabrera.
Al suo ritorno in Francia il generale Dupont fu giudicato da una corte speciale e condannato alla perdita del grado e delle dignità e alla detenzione in una fortezza, donde uscì sette anni dopo quando cadde l'Impero. Lo stesso Napoleone, il cui sdegno per la capitolazione di Bailén era stato violento, riconobbe più tardi che il Dupont, pur non essendo immune da errori, era stato più sventurato che colpevole.
Bibl.: Oltre tutta la storiografia francese sulla Rivoluzione e il 1° Impero, vedi: J. Gómez de Arteche, Guerra de independencia. Historia militar de España de 1808 a 1814, Madrid 1868-1903; Conde de Toreno, historia del levantamiento, guerra y revolución de España, Madrid 1862; E. Saint-Maurice-Cabany, Étude historique sur la capitulation de Baylen, Parigi 1846; Clerc, Guerre d'Espagne: Capitulation de Bailens, Parigi 1903.