Nipote (m. 1328 circa) del doge Lorenzo. Castellano a Corone e Modone, subì un processo per peculato (1300-1301). Durante la dispendiosa guerra di Ferrara, si mise a capo, col suocero Marco Querini, di una congiura che, facendo leva sui malcontenti per la serrata del Maggior Consiglio e per l'interdetto papale che aveva colpito la città, avrebbe dovuto abbattere il dogato, anche con l'aiuto padovano, e instaurare forse una signoria. Ma l'assalto alla piazza S. Marco (15 genn. 1310) fu respinto dai fedeli del doge, informato a tempo. T. riparò a Padova, poi a Treviso e in Dalmazia, inseguito da taglie, invano tramando nuove congiure.