BALENA, Baia della (Walvis Bay; prima del 1923; Walfish Bay; A. T., 71-72)
Importante porto naturale dell'Africa meridionale sull'Oceano Atlantico (il solo per un ampio tratto di costa), aperto soltanto verso nord e difeso da una lingua di terra sabbiosa parallela alla costa. Occupato dall'Inghilterra nel 1878 e governato dal 1884 da un residente inglese come parte integrante della Colonia del Capo, era incuneato nella colonia tedesca dell'Africa di sud-ovest assieme a una zona costiera approssimativamente rettangolare (lunga in media 45,50 km. e larga da 15 a 20; kmq. 867), separata dal possedimento tedesco da alti dazî. Impedita la funzione economica del porto, questo aveva soprattutto importanza strategica; su 3000 ab. (1911) la metà erano Europei. Da molto tempo è sede di un importante missione protestante.
Lungo la spiaggia l'altezza delle dune costiere è di 10-30 m.; a 3 km. dal mare esiste un altro cordone di dune, alte in media 90-120 m. con segni di recente sollevamento. Segue verso est un arido deserto sabbioso e salato che giunge fino ai piedi dell'altipiano di Damanama, il quale separa la costa dal deserto di Kalahari. Profondi letti torrentizî, con acque solo in febbraio e marzo, solcano trasversalmente le due serie di dune. La vegetazione è limitata a piante spinose. La temperatura annua è di 15°,5, con escursione non troppo accentuata (mese più freddo 3°,4, mese più caldo 25°); le precipitazioni sono scarsissime, tuttavia i venti umidi di SO. apportano nebbia e rugiada nei mesi d'inverno. L'acqua potabile per gli Europei viene portata dalla Città del Capo. I paraggi del porto sono abbastanza pescosi.
Occupata dagl'Inglesi, durante la guerra, la colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, la Baia della Balena è ora amministrata dal possedimento del South-West Africa, che è a sua volta mandato dell'Unione Sudafricana.
Bibl.: H. O. Beckit, Walfish Bay, in The Oxford Survey of British Empire, III, Africa, Oxford 1914.