BAHRĀM CŌBĪN
. Valoroso generale persiano della casata dei Mihrān, si era distinto nella repressione della rivolta degli Armeni sotto Khusraw I, e sotto Ormazd IV (578-590), difendendo con successo contro i Turchi i confini settentrionali del regno. Offeso da Ormazd che lo aveva trattato con alterigia e lo aveva destituito, egli, fidando sull'aiuto della nobiltà e della classe sacerdotale, nel 599 prese le armi contro il suo sovrano costringendolo a lasciare la capitale e a rifugiarsi a Vehkavadh. Per qualche tempo B. risiedette come re a Ctesifonte e batté moneta. Ma il figlio di Ormazd, Khusraw, che si era per suo conto posto contro il padre, abbandonato dall'esercito di Mesopotamia che in un primo tempo lo aveva sostenuto, trovò aiuto presso l'imperatore Maurizio. Le forze riunite di Bindoe, zio materno di Khusraw, del generale Bestam e del generale bizantino Narsete, strinsero dappresso B. e lo sconfissero a Bȧlarath nelle vicinanze di Ganiak nell'Azerbaigiān. B. si rifugiò presso i Turchi, dai quali poi fu posto a morte. La sua figura di ribelle cavalleresco e avventuroso fu presa a soggetto di racconti romanzeschi che ebbero voga nel medioevo persiano.
Bibl.: v. persia: Storia.