BAHIA (A. T., 155-156)
Uno tra i maggiori stati del Brasile che si affacciano all'Oceano Atlantico; è limitato a N. dagli stati di Piauhy, Pernambuco e Alagôas, a E. dallo stato di Sergipe e dall'Oceano, a S. dagli stati di Espirito Santo e Minas Geraes, a O. da quello di Goyaz. Tagliato nella sua sezione settentrionale dal 9° parallelo australe, e in quella meridionale dal 18°, ha posizione mediana fra gli stati atlantici e comprende una porzione di basse terre, costituita dalla pianura atlantica, e una porzione di alte-terre, che nella Sierra do Espinaço si elevano in più punti sopra i 1000 m.; in mezzo a queste corre il Rio S. Francisco, il più grande fra i fiumi di altipiano del Brasile, del quale spetta allo stato di Bahia tutto il bacino medio.
Fra gli stati del Brasile è al quinto posto per area (529.379 kmq.; poco meno dell'intera Penisola Iberica) e al terzo per popolazione assoluta (3.334.465 ab. secondo il censimento del 1920, circa l'11% della popolazione totale della Confederazione; al 31 dic. 1927, ab. 4.041.540). La densità di popolazione (6,2 ab. per kmq.) è molto superiore alla media di tutto il Brasile, ma tuttavia lo stato non è uno dei più fittamente popolati.
Lo stato deve il suo nome al golfo, di forma approssimativamente triangolare, vasto più di un migliaio di kmq., che costituisce la più profonda insenatura di tutta la costa brasiliana fra il 4° e il 25° parallelo australe e che fu denominato Bahía de Todos los Santos da Amerigo Vespucci, che vi approdò nel 1501. Il nome, che appare già nella carta del genovese Canerio del 1502 (Baia de tuti li Santi) passò poi alla città sorta nel 1549, per opera del governatore del Brasile Tomés de Souza (v. são salvador da bahia).
Lungo la costa, che ha uno sviluppo di circa 1390 km. (circa la 13ª parte dello sviluppo della costa atlantica dell'America Meridionale), si apre solo un altro golfo vero e proprio (quello di Camamú, tagliato dal 14° parallelo), mentre non sono rari i tratti di costa a pendio ripido, o addirittura a picco, che impediscono l'approdo. Nella sezione meridionale s'incontrano tuttavia più frequenti le piccole insenature, le quali hanno ora un'importanza assai limitata per le comunicazioni, mentre erano buoni porti nel periodo della navigazione a vela.
Lo stato di Bahia, che appartiene alla zona subtropicale dove la media termica annua oscilla generalmente fra 23° e 26° nelle terre basse e fra 18° e 21° nelle terre alte, è uno degli stati brasiliani che presenta nelle varie parti più evidenti i contrasti di clima e di paesaggio. Nella zona costiera, larga da 100 a 120 km., che riceve copiose piogge tropicali (2500 mm. a São Salvador da Bahia) e risente, almeno in gran parte, il benefico influsso della brezza marina pomeridiana, si registra una media termica annua oscillante intorno ai 24° (25° nella capitale), un'escursione annua oscillante fra 18° e 22°; nella regione interna, dove raramente si superano i 28°, le variazioni non sono maggiori, salvo che nelle zone più elevate, dove l'escursione si avvicina ai 27°, registrandosi nel mese più freddo (giugno) 9°,4, e nel mese più caldo (gennaio) 36°.
Ma le differenze climatiche più notevoli sono date dalla quantità delle precipitazioni e dalla loro distribuzione nei varî mesi dell'anno, che segnano, meglio delle condizioni termiche, la differenza fra la stagione estiva (novembre-marzo) piovosa, e l'invernale (aprile-ottobre) asciutta. La zona costiera (limitata a una breve area, a N. del 13° parallelo) e subcostiera della foresta coincide, approssimativamente, con l'area dove la precipitazione annua varia fra i 2000 e i 1500 mm. (massimo registrato in un periodo trentennale: 2922), mentre, procedendo verso l'interno, s'incontra una stretta zona dove il valore della precipitazione oscilla fra i 1500 e i 1000 mm., e nella parte occidentale dello stato, nella valle media del S. Francisco, la precipitazione scende a 1000-600 mm., e ad un minimo di 600-200 nella valle inferiore dello stesso fiume.
L'influsso dell'aliseo non è direttamente avvertibile lungo la costa, poiché la vicenda degli alisei può dirsi tegolare solo a N. di Capo S. Rocco. Ma è forse derivazione da correnti alisee, il vento di levante che soffia sul medio S. Francisco, denominato dai navigatori del fiume vento geral.
Per quanto riguarda le coltivazioni, si calcola che neppure la decima parte (6,4% nel 1920) del vasto territorio dello stato sia sfruttata dall'agricoltura: la superficie agraria calcolata al tempo dell'ultimo censimento non raggiunse gli 8 milioni e mezzo di ha., di cui più di 1.750.000 risultarono occupati da foresta. Caratteristici della zona costiera sono i prodotti a cui spetta propria- mente la denominazione di tropicali: cacao, zucchero, tabacco, frutta (nell'area immediatamente limitrofa alla Bahia, con principale centro S. Amaro). Nella zona interna (la colonizzazione del sertão s'intensificò nel sec. XVII) dànno ottimi prodotti il caffè e il cotone. Caratteristici della zona interna sono i cereali (riso, mais), i legumi, i legnami e la gomma.
Particolarmente sviluppato l'allevamento del bestiame (caprini, ovini, asini e muli, cavalli, bovini).
Dal punto di vista minerario lo stato, che fu detto "vero museo di mineralogia", ha importanza notevole: vi si estraggono diamanti, ferro, titanio, grafite, manganese, pietre preziose, oro e argento.
La persistenza della bassa percentuale dell'elemento bianco (26: di poco superiore a quella dell'elemento negro valutato pari a 20) e quella dell'alta percentuale (40) dell'elemento misto, rilevata dal censimento del 1890, si spiegano essenzialmente con l'assenza d'un flusso migratorio vero e proprio; l'aumento percentuale annuo della popolazione (1,8;1; 2,3 nei tre periodi 1872-1890, 1890-1900, 1900-1920), se anche è inferiore a quello medio della Confederazione, è ascrivibile solo alla vitalità demografica dello stato. Nello stato di Bahia vivono circa 1500 italiani.
In tutto lo stato il solo porto di Bahia, in cui furono eseguiti importanti lavori nel 1929, è accessibile alla grande navigazione atlantica: il suo movimento segna negli ultimi anni un notevole progresso rispetto al periodo prebellico: nel 1928 l'importazione salì a 270.000 e l'esportazione salì a 207.000 tonnellate; cifre superiori rispettivamente di circa 21/2 e 1/2 alle medie del quinquennio 1922-26.
Le due maggiori compagnie di navigazione brasiliana: la Navigazione bahiana e il Lloyd brasiliano, esercitano, con la navigazione marittima, la navigazione fluviale. La rete fluviale è rappresentata essenzialmente dal sistema del S. Francisco, che si differenzia nettamente dagli altri fiumi del massiccio centrale per direzione di corso, oltre che per sviluppo chilometrico, ampiezza di bacino e portata. Nel complesso si calcola che nello stato la navigazione fluviale si estenda per 2422 km., dei quali poco meno della metà (1120) spettano al S. Francisco, che ha il suo principale porto in Joazeiro (riva destra), al confine con lo stato di Pernambuco. Da Joazeiro, capoluogo del distretto (12.783 ab.) e del municipio omonimo, capolinea della ferrovia che raggiunge, da Bahia, il limite settentrionale dello stato, i piroscafi risalgono, in 9-12 giorni, il fiume sino a Pirapora nello stato di Minas. Tra gli altri fiumi il Pardo è risalito da piroscafi solo per km. 2,5 sino al porto di Cannavieiras, mentre i velieri lo risalgono per circa 165 km. sino al Salto da Verruga; il Jequitinhonha (detto anche Belmonte, dalla città che è presso la sua foce) è navigabile per circa 615 km. da velieri a due alberi, detti localmente sumacas.
Lo stato di Bahia è per sviluppo di strade ferrate al 6° posto fra gli stati del Brasile (2048 km. al 31 dicembre 1927). Le più importanti tra queste ferrovie congiungono le località costiere con le regioni interne economicamente più sviluppate.
Nel quinquennio 1922-26 la media annua dell'esportazione raggiunse 135.685 tonnellate (205.635 nell'ultimo quinquennio prebellico) e quella dell'importazione 112.337 (81.634 nell'ultimo quinquennio prebellico): l'eccesso dell'esportazione sull'importazione è normale, avendo raggiunto nel decennio 1915-1924 un valore quasi quintuplo di quello registrato dalla bilancia commerciale della Confederazione (37%). Principali articoli di esportazione sono cacao, tabacco, zucchero e caffè. Principali articoli d'importazione sono carbon fossile, grano, macchine, automobili, cemento, olî e lubrificanti, carte, prodotti chimici, vetro, oggetti di chincaglieria. Cotone, riso, alcool sono importati da altri stati del Brasile.
Si possono distinguere, nell'area dello stato, da levante a ponente, tre zone che hanno in parte carattere di zone di attività economica: la litoranea, l'interna (dove la foresta tropicale o matta si alterna alla caatinga, o bosco di alberi bassi e di arbusti) e quella del S. Francisco. Appartengono alla prima, dove prosperano le colture di cacao, zucchero e tabacco, e a cui spetta poco meno del 45% della popolazione, oltre la capitale, i municipî più popolati: Santo Amaro, Feira de Sant'Anna, Ilhéos, Cachoeira. Alla seconda zona, che comprende sertão e chapada, dove alla coltivazione del caffè e dei cereali si alterna lo sfruttamento minerario, appartengono municipî con popolazione variabile fra i 90.000 e i 40.000 abitanti. Appartengono alla terza zona, o zona del S. Francisco, varî municipi la cui popolazione varia fra i 35.000 e i 20.000 abitanti.
Dei 136 municipî registrati nel 1920 (il loro numero salì poi a 138) 31 hanno un'estensione superiore a 5000 kmq., 27 un'area fra 5000 e 2500, 41 fra 2500 e 1000, 21 fra 1000 e 500; 16 hanno meno di 500 kmq. L'area media dei distretti (406) risultò pari a 1303 kmq.
Secondo la costituzione, promulgata il 2 giugno 1891 e riformata il 24 maggio 1915, il governatore dello stato, eletto con voto diretto per 4 anni, è rieleggibile, ma non immediatamente; i 42 membri della camera sono eletti per due anni, i 21 membri del senato (rinnovabile per 1/3 ogni biennio) per sei.
Bibl.: Th. Sampaio, O Rio S. Francisco e a Chapada Diamantina, S. Paulo 1906; A. J. Souza Carneiro, Riquezas mineraes do estado da Bahia, 1908; Directoria do Serviço do estatistica de Bahia, A Bahia através Cem Annos, Bahia 1923; M. Ferreira, Barbosa, Informações estatisticas da Bahia, Bahia 1923; Th. Sampaio, O Estado da Bahia: Agricultura, Criação de gado, Industria e Commercio, Bahia 1925, con una carta e illustrazioni; Directoria do Servico de estatistica de Bahia, O estado da Bahia: Notas sobre economia e finanças, Bahia 1925; id., Annuario estatistico, anno de 1924, territorio e população, I (di A. Messias de Lacerda), Bahia 1926, con carta e illustrazioni.