BAHĀ'Â, BAHÀ'ISMO (V, p. 870)
'ISMO Nuova religione fondata da Bahā'u'llāh con la sua dichiarazione pubblica ad Adrianopoli nel 1866-67, preceduta da una dichiarazione a più ristretto numero di seguaci nel giardino di Riḍvān presso Baghdad fra il 21 aprile e il 2 maggio 1863, giorni commemorati come massima festa dai B. in tutto il mondo. Bahā'u'llāh è considerato dai B. non come un'incarnazione, bensì come una manifestazione (maẓhar) di Dio. La profetologia B. sta a mezzo fra il concetto cristiano d'incarnazione, respinto, e quello islamico, secondo il quale il profeta non è che un uomo come gli altri. La Manifestazione è, per i B., specchio purissimo in cui si riflettono i raggi del Sole Divino. Sole e Specchio sono ben separati, ma la manifestazione/specchio è di un rango qualitativamente diverso da quello degli altri uomini. Tali "manifestazioni" sono per i B. (che tuttavia rigettano il concetto di reincarnazione) tutti i grandi fondatori di religione, inclusi, oltre a quelli della tradizione biblico-coranica, anche Zarathushtra, Krishna, Buddha. La religione B. ammette che anche dopo Bahā'u'llāh, ma non prima di 1000 anni, possano venire altre manifestazioni divine, in infiniti cicli evolutivi. Ogni manifestazione conferma l'essenza del messaggio della precedente (la legge dell'amore) e nel contempo dà la nuova energia religiosa e fornisce i mezzi pratici nuovi, per la realizzazione di sempre maggiori unità nelle condizioni specifiche del tempo in cui è inviata. Scopo precipuo della manifestazione di Bahā'u'llāh oggi è la realizzazione dell'unità, anche visibile, del genere umano. Modello di questa unità sono, per i B., le strutture organizzative della religione B., considerate di origine divina, in quanto i loro fondamenti sono stati posti da Bahā'u'llāh stesso nel Kitāb-i Aqdas ("Il Libro Santissimo"). Allo stato ancora embrionale fino alla morte di 'Abdu'l-Bahā' (1921), tali istituzioni hanno avuto grande sviluppo sotto il ministero del "Custode" Shauqī Effendī Rabbānī (morto nel 1957) e dopo il suo trapasso. Si articolano in due piramidi, una di carattere più strettamente legislativo-amministrativo, formata da elezioni dal basso, l'altra di carattere sacrale-docente nominata dall'alto. In ogni caso l'elezione B. è considerata atto profondamente sacro, fatto in spirito di preghiera e senza presentazioni di liste o candidature, e gli eletti - in quanto in realtà eletti da Dio mediante la vox populi - non sono considerati responsabili verso gli elettori per il periodo prefissato durante il quale essi sono in carica.
La piramide amministrativa ha alla base le "Assemblee spirituali locali" di nove membri, elette in tutte le località dove esistano almeno nove credenti adulti. Le elezioni avvengono ogni anno durante il periodo della festa del Riḍvān (v. sopra). Quando in un territorio il numero delle assemblee locali è sufficientemente grande, si forma un'Assemblea spirituale nazionale. Quella italiana è basata attualmente (1975) su 27 assemblee locali ed è stata riconosciuta come ente morale dallo stato italiano con decreto presidenziale del 1966. L'elezione dell'assemblea nazionale, anch'essa almeno per ora di 9 membri, e che dura in carica un anno, avviene tramite una "Convenzione nazionale", è cioè di secondo grado ma sono eleggibili tutti i membri della comunità nazionale adulti (che abbiano cioè compiuto il 21° anno di età). Tutte queste assemblee e le comunità che esse guidano, sono considerate dai B. una specie di laboratori sperimentali per un nuovo tipo di convivenza comunitaria che non riconosce barriere di razza e di casta e che ha alla base la riunione, già prescritta dal Bāb tenuta ogni 19 giorni e chiamata appunto "festa del 19° giorno", durante la quale gli affari della comunità sono discussi e risolti in spirito di preghiera. I fondi delle comunità B. derivano unicamente dai contributi volontari dei singoli credenti, essendo esplicitamente interdetto accettare denaro da chi non sia B. dichiarato. Il corpo di tutte le assemblee nazionali (circa 120 nel 1975) elegge la Casa universale di giustizia (eleggibili sono tutti i membri adulti della comunità B. mondiale). La Casa universale di giustizia dura in carica 5 anni. La prima fu eletta nel 1963. È anch'essa, per ora, di nove membri, di cui attualmente due soli sono persiani, gli altri europei e americani (inclusi uomini di colore). La Casa di giustizia, che siede al centro mondiale della fede B. in Palestina (Haifa), ha il compito di promulgare tutte quelle leggi che non sono contemplate negli scritti del fondatore e di adattare l'organismo amministrativo B. ai tempi: in questo compito essa è dai B. considerata infallibile.
La piramide sacrale-docente ha al vertice le così dette "Mani della causa di Dio" (arabo-persiano ayādī-yi amr Allāh), personaggi particolarmente devoti nominati dal custode Shauqī Effendī e che, con il suo trapasso senza testamento e la virtuale estinzione del custodiato nel 1957, non saranno più nominate. La Casa universale di giustizia ha nominato a cominciare dal 1965 dei "consiglieri continentali", di numero vario secondo le zone, incaricati di galvanizzare le energie dei credenti nei singoli continenti. Essi a loro volta nominano i "consiglieri ausiliari". I membri di questi corpi non hanno alcuna autorità legislativo-amministrativa e obbediscono, come tutti i credenti, alle decisioni delle loro assemblee.
L'insieme di tale originale "ordine mondiale", che ha un suo centro sacro nella terra d'Israele, considerata terra santa anche dai B., dove morirono esuli sia Bahā'u'llāh sia 'Abdu'l-Bahā' e dove sono sepolti i resti anche del precursore della fede B., il Bāb, si presenta come qualcosa di notevolmente diverso da una qualsiasi società umanitaria o teosofica di tipo sincretista, bensì ha tutti i caratteri di una vera e propria religione monoteistica organizzata, ormai svincolata dalla matrice islamica: i rapporti fra religione B. e Islam sono del tutto simili a quelli fra cristianesimo ed ebraismo.
Negli ultimi anni la religione B. si è diffusa in quasi tutti i paesi del globo. La tecnica di diffusione è quella dell'invio dei cosiddetti "pionieri" (pioneers, in arabo-persiano muhājir) - solo in casi eccezionali finanziati dall'organizzazione e in genere autosufficienti - organizzato mediante "piani", guidati prima dal custode e ora dalla Casa universale di giustizia. Il piano novennale 1964-1973 ha visto lo stabilimento di 120 assemblee nazionali, moltissime delle quali riconosciute ufficialmente dai vari stati; la creazione, in totale, di quasi 14.000 assemblee locali; la presenza di almeno piccoli gruppi di B. in più di 54.000 località del mondo (per non fare che qualche esempio, esistono abbondanti nuclei B. in villaggi boliviani delle Ande, nell'India, nelle isole del Pacifico, dove recentemente il "re" delle Samoa ha aderito alla religione B., ecc.); la traduzione e pubblicazione di almeno parte degli scritti B. in più di 500 lingue, ecc. Difficile è invece calcolare il numero dei singoli B. nel mondo, dato che esso è in continuo aumento e dato che l'organizzazione ufficiale B. dà statistiche solo delle comunità. Le aree, comunque, dove il numero dei B. attualmente (1975) è più consistente sono, oltre alla madrepatria della religione, l'Iran (dove però la religione B. non è ancora riconosciuta come religione indipendente e occasionalmente è tuttora sottoposta a restrizioni), gli Stati Uniti, la Bolivia e altri stati sudamericani, l'India (centinaia di migliaia di B.), l'Africa nera (anche qui si tratta di varie centinaia di migliaia di B.), il Vietnam del sud (dove la religione B. ha avuto un successo sorprendente superando in un periodo relativamente breve i 100.000 seguaci). Esistono attualmente, oltre ai santuari della fede al Monte Carmelo (tombe del Bāb e di 'Abdu'l-Bahā') e a Bahjī presso 'Akkā (tomba-santuario di Bahā'u'llāh) circondate tutte da magnifici giardini e mèta di pellegrinaggi di B. di tutto il mondo, anche cinque templi (in arabo-persiano mashriqu'l-adhkār, letteralmente ("luoghi dove all'alba si levano le menzioni del nome di Dio") aperti ai seguaci di tutte le religioni e dove si tengono servizi di preghiera con letture da tutti i testi sacri senza un cerimoniale prestabilito e fisso. Essi si trovano a Wilmette (Ill. SUA), Francoforte (Germania), Kampala (Uganda), Panama, Sydney (Australia). Hanno pianta nonagonale sormontata da una cupola e, secondo esplicite prescrizione dei testi sacri B., dovranno essere accompagnati anche da istituzioni sociali (scuole, ospedali, asili per anziani, ecc.). L'organizzazione mondiale B. è rappresentata all'ONU nelle NGO (Non Governmental Organizations) e possiede un ufficio nel Palazzo di Vetro a New York.
Bibl.: È ormai amplissima; per le opere essenziali si vedano gli articoli Bāb, Bābis, Bahā'u'llāh, Baha'īs, di A. Bausani, nella Encyclopédie de l'Islam, nouvelle édition, vol. I, Leida-Parigi 1961. Qui diamo solo l'indicazione di qualche testo utile per la comprensione degli sviluppi recenti.
Un quadro generale, già in parte superato in A. Bausani, Sviluppi istituzinali della religione Bahā'ī, in Atti dell'VIII Congresso Intern. di Storia delle Religioni, Firenze 1956, pp. 447-50.
Informazioni dettagliate, articoli teorici e celebrativi, nei 14 voll., finra pubblicati dell'annuario The Bahā'ī World: A Biennial International Record, Wilmette (Ill.) dal 1925 al 1974 (II XIV vol., del 1974, comprende gli anni 1963-1968). Inoltre: The Bahā'ī Faith (Statistical Information) 1844-1968, Haifa 1968. Interessante ma ormai parzialmente superato P. L. Berger, Motif messianique et procéssus social dans la Bahaisme, in Archives de Sociol. des Religions, 4, Parigi 1957, pp. 93-107. Specchio della recente intellighenzia B. americana (ma con contributi anche di non B. e di B. di varie parti del mondo) è la buona rivista trimestrale World Order, edita a Wilmette (Ill.) a partire dal 1966, e diretta da una équipe che include anche professori universitari B. come il dr. F. Kazemzadeh e il dr. H. Garey, di Yale.