BADOER
Antica famiglia veneziana, che la tradizione ricollega senza fondamento storico ai dogi di casato Partecipazio (810-836).
Sotto il dogado di Pietro Gradenigo, la famiglia Badoer fu la più compromessa nella congiura Quirini-Tiepolo del 1310: vi parteciparono Pietro, Angelo, Girolamo e Giovanni, ma attore maggiore fu Badoaro, che, podestà di Padova, doveva portare l'aiuto armato della terraferma ai congiurati, ma fu fatto prigioniero e decapitato. Sebastiano (1424-1489) fu ambasciatore a Mattia Corvino nel 1474 per sollecitare la crociata; legato presso l'imperatore Federico III nel 1484 per risolvere la questione della scomunica lanciata da Sisto IV durante la crisi della guerra di Ferrara; ambasciatore presso Innocenzo VIII per la pace col duca d'Austria nel 1487. Notevole figura di diplomatico è Andrea, figlio di Piero (1514-1575), che, sostenute in patria le maggiori cariche politiche e amministrative, nell'ultimo scorcio di vita fu tutto dedicato alla politica estera: ambasciatore in Spagna nel 1560, luogotenente del Friuli nel 1563, ambasciatore in Francia, presso papa Gregorio XIII, a Costantinopoli nel 1573, poi ancora in Francia, nel 1575, ove morì.
Nella carriera marinara spiccano Alvise, di Giov. Gabriele, per la parte avuta nella lotta contro i Turchi nel 1527, come provveditore generale in Dalmazia (presa di Obrovazzo) e come ambasciatore a Carlo V (1538) e al sultano Solimano; Barbaro di Francesco (1613-1657), uno dei maggiori attori della guerra contro i Turchi, del 1645, partecipe audace nel forzamento dei Dardanelli condotto dal capitano generale Lorenzo Marcello.