BADEN-BADEN (A. T., 56-57)
Città del Baden (distretto di Karlsruhe) detta per questo Baden-Baden per distinguerla da altre città di egual nome (che è un antico dativo plurale "ai bagni"). Già nota ai Romani (v. appresso), è tipico esempio di città di cura e di divertimento. Posta sulle rive dell'Oos, piccolo corso d'acqua scendente dalla Selva Nera, affluente di destra del Reno, e fuori dalle grandi vie del traffico, tra colline pittoresche e verdeggianti, accoglie da aprile a ottobre una vera folla di ricchi che vi accorrono anche dagli stati vicini in cerca di comodo riposo. La città ha cominciato ad avere importanza turistica solo verso la metà del sec. XIX, quando accanto alla parte antica, situata sulla riva destra dell'Oos, caratterizzata da strade strette, si cominciarono a costruire i primi edifici destinati ad accogliere i forestieri. Dominano questa parte della città, che è posta sulle ultime pendici del Battert, il Nuovo Castello (206 m.), che era stato scelto dal granduca come residenza estiva, e la chiesa capitolare. Subito vicino a questa sgorgano da grande profondità le acque termali che vengono valorizzate nei due grandi stabilimenti Augusta (per donne) e Federico (per uomini), costruiti rispettivamente nel 1891-92 e nel 1869-77. La vita elegante si svolge però specialmente sulla riva sinistra dell'Oos, attorno alla fonte (Trinkhalle, 1839-42) e all'elegante casino (Kurhaus, costruito nel 1844, rinnovato nel 1854). Questa parte della città, caratterizzata da molti lussuosi alberghi e da larghi viali alberati, ha pure un teatro (1861), un'esposizione d'arte, una galleria di quadri e altri edifici destinati allo svago e al divertimento.
Parallelo all'Oos è il viale Lichtental: esso costituisce uno dei luoghi di passeggio preferiti e conduce al piccolo centro di egual nome (alt. 186), noto per un chiostro cisterciense del 1245. La popolazione della città che nel 1885 era di appena 13 mila abitanti è salita a 24 mila, ma queste cifre hanno scarso valore perché comprendono solo la popolazione legale, mentre occorre tener conto anche dei forestieri. Questi sono in media annualmente circa 80 mila (1926: 76 mila, di cui 11 mila stranieri); solo Wiesbaden supera questa cifra. L'abolizione del gioco d'azzardo avvenuta in tutta la Germania nel 1872 aveva sviato molti stranieri, ma poi Baden ha ripreso la sua importanza, fattore non ultimo della quale è il suo clima estivo non troppo caldo (media luglio 17° 8). Una ferrovia secondaria che fa capo a Baden-Oos, la congiunge con l'importante via internazionale di traffico Basilea-Karlsruhe. Presso il Reno è anche l'ippodromo di Iffezheim, che fa accorrere molta folla da Baden per assistere alle corse al trotto, che si svolgono annualmente alla fine di agosto.
Dal Nuovo Castello un sentiero conduce ai resti dell'Antico Castello (Hohenbaden; m. 405), sulle pendici del Battert in posto dominante e con bella vista sulla vasta valle del Reno e su Baden. La cima del Battert (m. 565) è interessante per le formazioni porfiriche.
La parte dello Schwarzwald (Foresta Nera), ove attualmente si trova la città, fu abitata dapprima dai Celti. Durante la dominazione romana, negli agri decumates, la città provinciale romana di Aquae, appartenente alla civitas Aurelia Aquensis (così denominata in onore dell'imperatore Aurelio Alessandro Severo), era un luogo di bagni frequentato. I dispositivi per i bagni, un canale, una strada, altari e lapidi votive e sepolcrali, ritrovamenti di ogni genere, monete, suggelli delle legioni, dànno un'idea della civiltà romana locale. Questa fu annientata dagli Alemanni, ai quali seguì la dominazione dei Franchi. Un documento di un re franco Dagoberto (II o III) parla di una donazione dei bagni al monastero di Weissenburg; un documento di donazione dell'imperatore Enrico III, del 1046, dà per la prima volta al luogo il nome Baden.
Nel 1086 il margravio Ermanno I s'appropriò della località, ed Ermanno II, che fece costruire il borgo di Hohenbaden, portò dopo il 1112 il titolo di margravio di Baden. Il governo del margravio Cristoforo I (1475-1515) ebbe una particolare importanza per la città di Baden: egli fece costruire il nuovo castello. Dalla legge municipale da lui emanata si vede il notevole sviluppo economico di Baden. La fama delle acque salubri si sparse ben lontano. Filippo II (1569-1588) adornò riccamente il nuovo castello.
Durante la guerra dei Trent'anni, il Baden ebbe assai a soffrire; nel 1681 Baden-Baden e il suo nuovo castello furono quasi completamente distrutti dai Francesi, mentre il margravio Ludovico Guglielmo (1677-1707) guerreggiava vittoriosamente contro i Turchi, lontano dalla sua residenza. La moglie Sibilla Augusta fece ricostruire il castello, ma il margravio trasferì la sua residenza (1709) a Rastatt. Con ciò Baden perdette della sua importanza.
Nel 1771 la città e il margraviato di Baden-Baden passarono a Carlo Federico di Baden-Durlach. Egli cercò di fare rifiorire la città balneare decaduta; ma le guerre di Napoleone lo impedirono. Solo nel sec. XIX la città ritornò ad essere ciò che era stata e a svilupparsi sempre più.
Bibl.: F. Heiligenthal, Geschichte der Stadt Baden-Baden und ihrer Bäder, Karlsruhe 1879; J. Loeser, Geschichte der Stadt Baden-Baden, Baden 1891; A. Fromherz, Baden-Baden zur Franzosenzeit, ed. da K. Hauck, Baden-Baden 1905; L. Korth, Baden-Baden in der ersten Hälfte des 19. Jahrhunderts. Bilder aus dem geistigen und gesellschaftlichen Leben, Baden-Baden 1911; W. Schenkendorf, Baden-Baden, Berlino-Halensee 1923; M. Wingenroth, Das alte Schloss in Baden-Baden, Karlsruhe 1920.