backpacker
s. m. e f. Chi ama viaggiare munito solo di uno zaino, del minimo indispensabile.
• La Lonely Planet è la più grande casa editrice indipendente del mondo e ha in catalogo oltre 650 guide ‒ oggi non più per soli «backpackers» ‒ tradotte in quasi tutte le lingue. Un impero editoriale creato da [Tony] Wheeler e da sua moglie Maureen. (Messaggero Veneto, 7 novembre 2009, p. 10, Cultura-Spettacolo) • Oggi però gli zaini sono tecnologici, ergonomici, ultraleggeri, accessoriati, proprio come questi turisti quasi adolescenti, che con il loro biglietto low cost in tasca, quattro amici fidati e un cellulare a ricarica piena, provano a volare vero il mondo adulto. Parliamo dei più giovani, di quella generazione «backpackers» che rappresenta il 20% del turismo di tutto il globo, e in queste settimane, chiuse le scuole e finiti gli esami si mette in cammino per andare ovunque, 168 milioni di passeggeri che si muovono tra stazioni, aeroporti, incroci di pullman e trasferte a piedi. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 6 luglio 2010, p. 19, Cronaca) • Il mercato di riferimento degli ostelli è quello dei saccopelisti, ma chi opta per Safestay è un po’ diverso. La lingua inglese, sempre pronta a inventare neologismi, ha già coniato il termine «flashpacker» in contrasto al «backpacker», per indicare chi, pur con lo zaino in spalla e pochi soldi in tasca, non rinuncia a una certa qualità di vita. (Nicol Degli Innocenti, Sole 24 Ore, 25 luglio 2013, p. 18, Mondo immobiliare).
- Espressione inglese composta dall’avv. back ‘dietro’ e dal s. packer ‘portatore’.
- Già attestato nella Stampa del 24 maggio 1991, TuttoDove, p. 19 (Marco Moretti).
> flashpacker (F).