Valori, Baccio
Letterato fiorentino (Firenze 1535 - ivi 1606), tra gli amici e discepoli più segnalati di Pier Vettori e in corrispondenza coi principali letterati del tempo; partecipò al rinnovamento della filologia umanistica nella seconda metà del Cinquecento, interessandosi dei problemi testuali della Commedia; ma più che in proprio, come fautore, caldeggiando iniziative, sistemando risultati, raccogliendo documenti e testimonianze; per cui s'incontra spesso il suo nome mentre è difficile riferirlo a una determinata impresa personale senza cadere, com'è avvenuto, nell'arbitrio.
Di certo si sa che discusse con Giulio Libri le fonti dantesche della Città di vita di Matteo Palmieri e che, console per la seconda volta dell'Accademia Fiorentina tra la fine del 1587 e il principio del 1588, promosse varie ‛ lezioni ' dantesche, tra le quali probabilmente le due di Galileo dopo le censure rivolte dal Vellutello agli accademici; finirono nel suo archivio privato l'albero genealogico della famiglia di D. donatogli da Bernardo Canigiani e diversi ‛ discorsi ' occasionati dalla polemica del Castravilla (un apografo di suo pugno - segnalato dal Barbi - porta un'annotazione che identifica il Castravilla con Leonardo Salviati).
Il contributo più notevole del V. agli studi danteschi è però attestato in un esemplare Magliabechiano del poema (Venezia, A. Manuzio, 1515), dov'è un suo appunto riportato dal De Batines: " e riscontro nel 1546 con sei testi e s'haveno dal Varchi, Luca Marti[ni] ", il che lascia in dubbio se la collazione sia stata eseguita dal solo V. (come annotò in fine il bibliotecario Vincenzo Follini), oppure anche dai possessori dei sei codici, come vuole il Gigli, che riproduce le varianti segnate a margine.
Bibl. - Batines, Bibliografia, I, 73-74; Studi sulla D.C. di Galileo Galilei, Vincenzio Borghini ed altri, a c. di O. Gigli, Firenze 1855, IX-X, XXXII, 321 ss.; A. Fiammazzo, Di un frammentario toscano della Commedia di D., in " L'Alighieri " II (1890) 233; M. Barbi, Della fortuna di D. nel secolo XVI, Pisa 1890, 51-52; M. Rossi, Il Castravilla smascherato, in " Giorn. d. " V (1898) 11-12; G. Vitaletti, Annotazioni alla D.C. di Federigo Ubaldini, ibid. XXVI (1923) 247.