Architetto e ingegnere (Firenze 1450 circa - Urbino 1492). Figlio di un legnaiolo, si formò come intarsiatore nella bottega del Francione, con cui mosse alla volta di Pisa (1471, intarsî nel duomo). Dal 1479 fu attivo presso la corte di Urbino sotto la guida di F. di Giorgio Martini e L. Laurana (Palazzo Ducale). Nel 1481 giunse a Roma, dove si distinse particolarmente nella costruzione della fortezza di Ostia e nella collaborazione alla locale chiesa di S. Aurea (1483-86), nonché in opere di restauro e ampliamento delle fortezze papali di Iesi, Senigallia, Offida e Osimo. Vasari gli attribuì un'enorme quantità di opere realizzate a Roma durante il pontificato di Sisto IV, tra cui spiccano S. Pietro in Montorio (1480-94) e parti dell'Ospedale di S. Spirito in Sassia (1484). La difficoltà di far piena luce sulla natura e sull'organizzazione del cantiere romano della seconda metà del sec. 15º rende particolarmente arduo rintracciare la mano di P. quale autore principale delle iniziative sistine suggerite da Vasari: valgano da esempî il caso di ponte Sisto (1473-75, attribuibile a un'équipe diretta da Meo del Caprina) o la complessa vicenda del palazzo della Cancelleria.