Nome sotto il quale è noto lo scultore e architetto Bartolomeo Sinibaldi (Montelupo 1469 - Lucca 1535). Dopo una giovinezza spensierata divenne seguace del Savonarola, tanto che, durante le persecuzioni contro il frate, dovette fuggire a Venezia. Tornato a Firenze (1504), eseguì varie sculture in legno, di cui rimane soltanto il s. Sebastiano per la badia di S. Godenzo (1506) derivato da quello della Pieve di Empoli di A. Rossellino. Delle sculture per S. Lorenzo rimane il crocifisso nell'altar maggiore, delicatamente modellato e di spirito ancora quattrocentesco. Più tardo è il crocefisso del museo di S. Marco. La statua bronzea di s. Giovanni Evangelista (1515) in una delle nicchie di Orsanmichele, più complessa e meditata, ricorda nell'impostazione il s. Matteo ghibertiano. Passò gli ultimi anni di vita a Lucca, ove eresse la chiesa di S. Paolino (1522), ispirata a quella di S. Salvatore al Monte, del Cronaca. La personalità di B. da Montelupo può dirsi quella di un eclettico che, pur nella grandiosità cinquecentesca, indugia nella ricerca dello stile quattrocentesco.