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Bacchiglione

di Adolfo Cecilia - Enciclopedia Dantesca (1970)
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Bacchiglione

Adolfo Cecilia

. Fiume del Veneto occidentale, tributario dell'Adriatico; passa per Vicenza e per Padova. È ricordato due volte da Dante.

In If XV 113, ove è nominato Andrea de' Mozzi, il quale fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione, B. designa Vicenza, così come Arno Firenze.

In Pd IX 47 Cunizza profetizza la sconfitta subita dai Padovani il 17 dicembre 1314 da parte di Cangrande venuto in soccorso ai Vicentini: ma tosto fia che Padova al palude / cangerà l'acqua che Vincenza bagna, / per essere al dover le genti crude; gli sconfitti cambieranno, tingendole col proprio sangue, le acque del B. nella zona ove il fiume si distende in palude. A favore di questa interpretazione, seguita da quasi tutti i commentatori antichi e dalla gran parte dei moderni, depongono le predizioni di omicidi e di stragi fatte da Cunizza, tra le quali bene si inserisce anche questa; deve esser posta nel giusto rilievo anche l'ipotesi che D. avrebbe potuto voler fare cosa gradita a Cangrande ricordando la sua vittoria.

Sull'esistenza di qualche impaludamento del B. e sulla localizzazione del palude (secondo il Mattalia dovrebbe essere lo stesso ricordato da Iacopo del Cassero in Pg V 82) ben poco si può dire, avendo il fiume subito notevoli mutamenti, dei quali è difficile dire quanta parte spetti all'uomo e quanta alla natura. Il Bassermann (Orme 435) suppone che il palude sia esistito a sud di Vicenza, nella bassura fra i Monti Berici e i Colli Euganei; e aggiunge: " Di qui solevano i Vicentini derivare la loro acqua mentre erano in lotta coi Padovani e ad essi sbarrarono il Bacchiglione, di cui questi avevano bisogno per i loro mulini. Anzi presso a Longare essi avevano innalzato delle torri in difesa di questo sbarramento, e poiché naturalmente lo sforzo dei Padovani era quello di rimuovere questa cagione di danno, non poteva non accadere che quivi si venisse di frequente a sanguinosi combattimenti ". È questo il palude del quale parla anche G. Zanella. Anche il Lampertico è per la zona di Longare, ma opina per una battaglia avvenutavi nel 1312.

Secondo un'altra interpretazione, sostenuta in modo particolare dal Gloria, i Vicentini, per domare i nemici, deviarono le acque del B.; i Padovani deviarono allora presso il palude di Brusegana, per mezzo della Brentella, una parte delle acque della Brenta nel letto del fiume rimasto asciutto. Questo sarebbe il cambiamento di cui parla Dante. Non c'è dubbio che Vicentini e Padovani si contesero le acque, vitali per l'economia della regione, e che nel periodo 1311-1314 (a tutto questo periodo, non alla singola battaglia del 1314, si riferisce D. secondo il Bassermann) avvennero le deviazioni suddette. Ma il collegamento tra il cangerà di D. e la deviazione operata dai Padovani non appare sufficientemente suffragato dal contesto nel quale è inserita la terzina.

Bibl. - F. Lampertico, Dei fatti d'arme combattuti al palude e del Vescovo Andrea de' Mozzi, in D. e Vicenza, Vicenza 1865, 41-87; G. Zanella, Guerre fra Padovani e Vicentini al tempo di D.: Albertino Mussato, in D. e Padova, Padova 1865, 255-304; A. Gloria, Disquisizione intorno al passo della D.C. ‛ Ma tosto '..., ibid. 1869, passim; ID., Ulteriori considerazioni intorno alla terzina 16' del c. IX del Paradiso, ibid. 1871, passim; ID., Un errore nelle edizioni della D.C., ibid. 1885, passim; D.G. Poletto, Il B., in Alcuni studi su D.A., appendice XVI, Siena 1892, 275-289.

Vedi anche
Brenta Fiume del Veneto (174 km; bacino di 2304 km2). Nasce a quota 450 m circa, dall’unione dei due emissari dei laghi di Levico e di Caldonazzo. Percorsa con direzione O-E la Valsugana fino a Primolano, il fiume prosegue con direzione N-S nello stretto Canal di Brenta, per uscire poi in pianura. A monte ... Padova Comune del Veneto (92,8 km2 con 210.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. ● Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ... Rubano Comune della prov. di Padova (14,6 km2 con 14.871 ab. nel 2008). La cittadina è situata tra il Brenta e il Bacchiglione. Industrie metalmeccaniche, della gomma, dell’abbigliamento e del mobile. Selvazzano Dentro Comune della prov. di Padova (19,6 km2 con 21.888 ab. nel 2008). Il centro è posto presso la riva destra del Bacchiglione. Industria metalmeccanica, della meccanica di precisione e delle materie plastiche.
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  • ALBERTINO MUSSATO
  • ANDREA DE' MOZZI
  • COLLI EUGANEI
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  • MONTI BERICI
Altri risultati per Bacchiglione
  • Bacchiglione
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    Fiume del Veneto occidentale (119,3 km; bacino 1600 km2). Nasce da falde freatiche, col nome di Bacchiglioncello, nei pressi di Novoledo, come corrente di risorgiva. Ingrossato nel tratto Novoledo-Vicenza, prende il nome di B., bagna Vicenza, prosegue in direzione NO-SE verso Padova, ricevendo le acque ...
  • BACCHIGLIONE
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    Fiume del Veneto occidentale, tributario dell'Adriatico; passa per Vicenza e per Padova, di cui attraversa la provincia in un alveo infossato, dapprima unico e poi diviso in più canali artificiali, per toccare il territorio di Venezia con il ramo più importante, che fu condotto nella Brenta poco a monte ...
Vocabolario
protèndere
protendere protèndere v. tr. [dal lat. protendĕre, comp. di pro-1 e tendĕre «stendere»] (coniug. come tendere). – Tendere in avanti: p. le braccia, per implorare o per accogliere; cipressi e cedri ... Perenne verde protendean su l’urne...
trasmutare
trasmutare (ant. transmutare) v. tr. [dal lat. transmutare, comp. di trans- «trans-» e mutare «cambiare»], letter. – 1. Trasformare, mutare in altra forma, in altro aspetto: Taccia di Cadmo e d’Aretusa Ovidio ... Ché due nature mai a fronte...
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