BACCHIADI (Βακχιάδαι, Bacchiădiae)
Stirpe aristocratica che governò Corinto dopo la fine della monarchia. Si riconnette ad Eracle, poiché la leggenda riferisce che la terra corinzia e limitrofa fu occupata dagli Eraclidi durante la cosiddetta invasione dorica. Alete sarebbe stato il primo re, cui sarebbero succeduti Issione, Agelao, Bacchide, dal quale la stirpe in seguito avrebbe preso il nome. Dopo di lui, secondo la tradizione, regnò Agelao II, Eudamo, Aristomede che lasciò il figlio Teleste, cui tolse il regno lo zio Egemone. A questo succedette Alessandro, ucciso da Teleste, e messo a morte questi dai parenti, regnò per un anno Automene. Secondo la tradizione, duecento Bacchiadi si sarebbero seguiti nel regno; alla loro stirpe è attribuita la fondazione di Siracusa e Corcira.
Questa stirpe eleggeva ogni anno un presidente (πρύτανις) dal proprio seno, e continuava ad esercitare il potere, fintantoché, essendo nata ad Anfione, uno dei Bacchiadi, Labda, zoppa, nessuno degli appartenenti alla stirpe dei Bacchiadi la volle sposare; e la sposò invece Eezione, figlio di Echecrate, che faceva risalire la sua stirpe al lapita Ceneo. In seguito al responso dell'oracolo delfico dato ai Bacchiadi, illustrato da un altro dato ad Eezione, che il nascituro diventerebbe tiranno, si decise di sopprimerlo. Ma non bastando ai mandatarî l'animo, e dopo aver passato il bambino l'uno nelle mani dell'altro, lo restituirono alla madre, la quale, temendo una resipiscenza e un pentimento, lo nascose in una cassa (κυψέλη): mito ricavato dal nome stesso Cipselo. Non v'è dubbio che la stirpe si chiamava dei Bacchiadi, e solo per accrescerne lo splendore la sua origine fu connessa con Eracle. Il dominio dei B. durò molto oltre il 656 a. C., come si ricaverebbe dai calcoli degli antichi, perché Epidamno, fondata prima del 620, ebbe per ecista un Bacchiade chiamato Falio.
Fonti: Erodoto, V, 92; Diodoro, VII, 9, 4; Nicola Damasceno, in Fragm. Hist. Gr., III, p. 391, fr. 58; F. Jacoby, Die Fragm. d. griechischen Hist., II, 90, 57; Paus., V, 17, 5; Sosicrate presso Diogene Laerzio, I, 95.
Bibl.: Per la giusta cronologia, v. K. J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., I, ii, Strasburgo 1913, pp. 274, 282. Per tutti gli altri dati, E. Meyer, Geschichte des Altertums, II, Stoccarda 1893, p. 620. Vedi poi, per tutta la letteratura anteriore al 1896, Töpffer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, coll. 2784-2788; G. Porzio, I Cipselidi, Bologna 1912; id., I molti luoghi comuni intrusi nella storia dei Bacchiadi, Napoli 1915.