(gr. Βάκχαι) Tragedia del poeta tragico ateniese Euripide (480-406 a.C.), la sua ultima, rappresentata postuma insieme con l'Ifigenia in Aulide nel 406 dal figlio, Euripide il Giovane.
Trama: ne è argomento la vendetta di Dioniso contro i nemici del suo culto, per cui Agave, la madre di Penteo re di Tebe, resa folle dal dio, con le donne tebane divenute baccanti, fa strazio del corpo del figlio; la tragedia finisce col trionfo di Dioniso.
L'ebbrezza dionisiaca pervade tutta la tragedia, che non va intesa come una palinodia religiosa del vecchio poeta, ma soprattutto come il dramma della debolezza umana dinnanzi alla potenza della divinità.