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BABIRUSSA

di Oscar De Beaux - Enciclopedia Italiana (1930)
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BABIRUSSA (dal malese babi "porco" e rusa "cervo"; latino scient. Babirussa Frisch 1775; fr. babiroussa; sp. babirusa; ted. Hirscheber; ingl. oabirusa)

Oscar De Beaux

Maiale selvatico della famiglia dei Suini (sottofamiglia Babirussinae Grav 1868), con tronco breve e appena compresso; profilo dorsale leggermente convesso; testa relativamente piccola e stretta, e grugno terminato dal solito specchio nasale, caratteristico dei Suini; coda pendente; arti alti e robusti. La pelle è dura e più o meno rugosa; il rivestimento peloso è scarso e consta di brevi e dure setole. La lunghezza della testa più il tronco supera di poco un metro; l'altezza alla spalla è di circa 80 cm. il cranio, molto meno coniforme che in altri Suini, ha fronte convessa. I canini superiori del maschio, privi di smalto e ad accrescimento continuo, perdono ogni contatto con la cavità boccale e con i canini inferiori, escono dall'integumento del dorso nasale, crescendo poi paralleli l'uno all'altro in alto e all'indietro, quasi in forma di mezzo cerchio. I canini inferiori sono molto lunghi, acuminati e diretti ad arco in alto, indietro e lateralmente. Nella femmina i canini superiori sono minutissimi e non perforano di regola la pelle; gl'inferiori sono pure assai piccoli. Il babirussa vive, in una sola specie con due sottospecie, nelle isole di Celebes, Taliabu, Manguli e Buru. La forma tipica è quella di Buru, con pelle relativamente poco rugosa. Frequenta i boschi paludosi, i canneti, i laghi e corsi d'acqua, nutrendosi principalmente di frutta, piante acquatiche e larve d'insetti del legname; non è quindi uno scavatore. Di abitudini notturne, fiuta e ode benissimo, corre e nuota agilissimamente; se aggredito, anche dall'uomo, il maschio non fugge finché la femmina non è al sicuro. Questa porta circa 5 mesi uno o due piccoli, che nascono non striati (v. Suini).

Bibl.: Linneo, Systema Naturae, 10ª ed., I, 1758, p. 50; Quoy e Gaimard, Voyage de l'Astrolabe, Zoologie, I, 1830, p. 125; Deninger, in Ber. Ges. Nat., Friburgo XVIII (1910), p. 7; Heilzheimer, in A. Brehm, Tierleben, XIII, 1916, pp. 4 e 30; Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., V (1920), p. 187.

Vedi anche
Suidi Famiglia di Mammiferi Artiodattili Suiformi, a diffusione paleoartica, che comprende, oltre al cinghiale e alla sua forma domestica (maiale), babirussa, facocero, potamocero e ilocero. Di dimensioni medie, in genere hanno forma tozza, testa conica allungata in un grifo o grugno, tronco a forma di disco, ... verro Il maschio della specie suina adibito alla riproduzione, cioè il maiale maschio non castrato. cute L’involucro continuo che riveste tutto il corpo dei Vertebrati e che, in corrispondenza delle aperture naturali di esso, continua nelle membrane mucose che tappezzano le cavità comunicanti con l’esterno. Il termine si usa più particolarmente per indicare la pelle dell’uomo. Anatomia comparata Nei Vertebrati ... canino Denti c. Situati ai lati degli incisivi, sono quattro, due superiori e due inferiori. La loro corona è di forma conoide; la radice è unica e voluminosa. Nel bambino compaiono tra il 28° e il 34° mese, prima gli inferiori; si cambiano tra il 10° e il 12° anno. Muscolo c. Piccolo muscolo quadrilatero del ...
Tag
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Altri risultati per BABIRUSSA
  • babirussa
    Enciclopedia on line
    Maiale selvatico della famiglia Suidi. Nel maschio i canini superiori fuoriescono dal dorso nasale e sono rivolti all’indietro in forma di semicerchio. L’unica specie, Babyrousa babyrussa, vive a Celebes, Taliabu, Manguli e Buru.
Vocabolario
babirussa
babirussa s. m. [comp. del malese bābī «porco» e rūsa «cervo»], invar. – Maiale selvatico della famiglia suidi, con tronco breve e testa piccola, coda pendente, arti alti e robusti, pelle quasi glabra, dura e rugosa; sono caratteristici...
porcocèrvo
porcocervo porcocèrvo s. m. [comp. di porco e cervo]. – Babirussa, mammifero selvatico dei suidi vivente nell’isola di Celebes e nell’Arcipelago Malese.
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