BABIRUSSA (dal malese babi "porco" e rusa "cervo"; latino scient. Babirussa Frisch 1775; fr. babiroussa; sp. babirusa; ted. Hirscheber; ingl. oabirusa)
Maiale selvatico della famiglia dei Suini (sottofamiglia Babirussinae Grav 1868), con tronco breve e appena compresso; profilo dorsale leggermente convesso; testa relativamente piccola e stretta, e grugno terminato dal solito specchio nasale, caratteristico dei Suini; coda pendente; arti alti e robusti. La pelle è dura e più o meno rugosa; il rivestimento peloso è scarso e consta di brevi e dure setole. La lunghezza della testa più il tronco supera di poco un metro; l'altezza alla spalla è di circa 80 cm. il cranio, molto meno coniforme che in altri Suini, ha fronte convessa. I canini superiori del maschio, privi di smalto e ad accrescimento continuo, perdono ogni contatto con la cavità boccale e con i canini inferiori, escono dall'integumento del dorso nasale, crescendo poi paralleli l'uno all'altro in alto e all'indietro, quasi in forma di mezzo cerchio. I canini inferiori sono molto lunghi, acuminati e diretti ad arco in alto, indietro e lateralmente. Nella femmina i canini superiori sono minutissimi e non perforano di regola la pelle; gl'inferiori sono pure assai piccoli. Il babirussa vive, in una sola specie con due sottospecie, nelle isole di Celebes, Taliabu, Manguli e Buru. La forma tipica è quella di Buru, con pelle relativamente poco rugosa. Frequenta i boschi paludosi, i canneti, i laghi e corsi d'acqua, nutrendosi principalmente di frutta, piante acquatiche e larve d'insetti del legname; non è quindi uno scavatore. Di abitudini notturne, fiuta e ode benissimo, corre e nuota agilissimamente; se aggredito, anche dall'uomo, il maschio non fugge finché la femmina non è al sicuro. Questa porta circa 5 mesi uno o due piccoli, che nascono non striati (v. Suini).
Bibl.: Linneo, Systema Naturae, 10ª ed., I, 1758, p. 50; Quoy e Gaimard, Voyage de l'Astrolabe, Zoologie, I, 1830, p. 125; Deninger, in Ber. Ges. Nat., Friburgo XVIII (1910), p. 7; Heilzheimer, in A. Brehm, Tierleben, XIII, 1916, pp. 4 e 30; Thomas, in Ann. Mag. Nat. Hist., V (1920), p. 187.