Pseudonimo di uno scrittore che volle tenere segreta la propria identità, assai noto, già dagli anni Trenta, come autore di romanzi (pubblicati dapprima in tedesco poi anche in inglese), molti dei quali ambientati nel Messico, accomunati da un profondo pessimismo e da un'appassionata protesta contro la crudeltà e la violenza: Das Totenschiff (1926; trad. it. 1950); Der Schatz der Sierra Madre (1927; trad. it. 1948), da cui il film di J. Huston The treasure of the Sierra Madre (1947); Die Brücke im Dschungel (1929; trad. it. 1946); Der Karren (1931; trad. it. 1947); Die Rebellion der Gehenkten (1936; trad. it. I ribelli, 1952); Aslan Norval (1960; trad. it. Il canale, 1961). Secondo le più recenti ipotesi l'autore, di cui è apparsa in Germania l'opera completa (18 voll., 1977-82), sarebbe da identificare con un Otto Wienecke, nato forse nel 1882 a Schwiebus in Brandeburgo (od. Świebodzin in Polonia), attivo a Düsseldorf (1908-15) come attore e regista col nome di Ret Marut, poi editore (1917) di una rivista anarco-socialista e costretto a fuggire dalla Germania dopo la caduta della repubblica dei consigli di Monaco (1919); riparato quindi in Messico, dove sarebbe vissuto e morto nel 1969 sotto il nome di Hal Croves.