AZADĪ
Ī Nome di due antichi poeti persiani. Il primo, detto Asadī il Vecchio, visse tra la fine del sec. X e la prima metà dell'XI nel cerchio letterario della corte ghaznevide (una leggenda di ben scarso valore lo mette in rapporto con Firdūsī).
È noto quale autore e iniziatore del genere delle Munāẓarāt (tenzoni" o "contrasti"), tra esseri viventi o inanimati, che disputano sulla rispettiva preminenza; di lui sono conservati cinque componimenti di questo tipo.
Il figlio omonimo, Asanī il Giovane, scrisse un dizionario in rime neopersiane, ottima fonte lessicologica (ed. a cura di P. Horn, Gottinga 1897), e un poema epico, di tipo firdusiano, sulle avventure del mitico eroe Ghershāsp (Ghershāspnāmeh, a cura di C. Huart, Parigi 1926).
Bibl.: H. Ethé, Über persische Tenzonen, in Atti del V Congr. Intern. Orient., Berlino 1882, II, pp. 48-135 (sull'opera di A. il Vecchio); id., in Grundriss der iran. Philol., II, p. 226-28; E. G. Browne, A literary hist. of Persia, I, Londra 1906, pp. 148-152 (A. il Vecchio), pp. 272-274 (A. il Giovane).