AVRANCHES (V, p. 673)
Durante la seconda Guerra mondiale la città costituì l'obiettivo assegnato, verso la fine del luglio 1944, alla 1a armata americana al comando del gen. O. Bradley che, attraverso Saint-Lo, doveva aprirsi il passo verso la base della penisola del Cotentin.
La città fu scelta perché situata quasi allo sbocco in pianura dell'unica grande arteria stradale che percorre, da nord a sud, la parte occidentale del Bocage normanno. Con questa denominazione viene indicato un territorio dei dipartimenti del Calvados e dell'Orne, povero di grandi rotabili e percorso da strade strette e tortuose, movimentato da colline e depressioni, fittamente coperto da vegetazione arborea, compartimentato da argini e siepi, solcato da fossati, e per queste sue caratteristiche, egregiamente adatto alla difensiva. A sud dell'allineamento Avranches-Caen, si apre la pianura, dove è più agevole l'impiego dei mezzi motorizzati e corazzati. Effettuato lo scardinamento dell'ala sinistra della 7a armata tedesca, il gen. Eisenhower articolò le forze americane in due armate ed affidò alla 3a, al comando del gen. G. S. Patton, il compito di proseguire su Avranches, a sud della quale si aprivano tre possibili direzioni di attacco per lo sfruttamento del successo: Brest, a ovest; St.-Nazaire, a sud; Chartres e Parigi, a est.
Il 29 luglio 1944, grandi unità corazzate dell'VIII corpo americano, potentemente appoggiate dall'aviazione, attraversavano la Sienne, a sud di Coutances e il 31 la 4a divisione corazzata entrava ad Avranches mentre, alla sua sinistra, la 6a divisione corazzata allargava la breccia. Il nemico fu localmente travolto e disorganizzato, ma il comando tedesco, consapevole della gravità delle conseguenze che potevano derivare dall'avvenuto sfondamento, considerò la necessità di effettuare un serio tentativo per recidere il pericoloso, ma ancora sottile saliente che si protendeva lungo la costa occidentale del Cotentin. Togliendole, in parte, dalla 15a armata, che era rimasta schierata a nord della Senna, raccolse, nella zona Beny-Bocage, la 2a e la 116a ed elementi della 117a divisione corazzata, la 1a e 2a divisione corazzata SS ed una divisione di fanteria; richiamò sul cielo della battaglia il maggior numero di bombardieri pesanti e, il 7 agosto, scagliò l'imponente massa in direzione, da est a ovest, su Avranches, col compito di tagliare la 3a armata americana dalle sue basi di rifornimento ed annientarla. L'urto fu ricevuto e validamente contenuto dal VII corpo (divisioni di fanteria 4a, 9a e 30a e corazzate 3a e 2a) ed efficacemente contrastato dagli aerei da bombardamento iri picchiata, armati con proiettili-razzo. La battaglia, nella quale da una parte e dall'altra furono immesse nuove forze, divampò furiosa per circa cinque giorni: i Tedeschi arrivarono in vista di Avranches, ma non poterono raggiungerla e, il 12 agosto, vista l'infruttuosità degli sforzi e la gravità delle perdite subìte e avvertita la minaccia di una contromanovra accerchiante americana, desisterono dal tentativo e si ritirarono.
Bibl.: Dwight D. Eisenhower, Diario di guerra, Milano 1947; L. Mondini, Dal Blitzkrieg alla sconfitta, in Nuova Antologia, luglio 1947; L'Armée française, Parigi, marzo 1948, fasc. n. 24.