Norov, Avraam Sergeevič
Uomo politico e scrittore russo (1795-1869), discendente da nobile famiglia; servi nell'esercito durante le guerre napoleoniche. Nel 1823, rimasto ferito, passò all'amministrazione civile, e divenne uno degl'ideologi più in vista dell'autocrazia imperiale. Orientalista, specialista di lingue classiche, di arabo e di ebraico, fu membro dell'accademia delle Scienze di Pietroburgo.
Nella sua poliedrica attività, il N. tradusse anche alcuni frammenti della Commedia dantesca, in terzine di alessandrini. La sua versione del III canto dell'Inferno (apparsa sul " Syn otečestva " n. 29, 1823) ebbe una certa risonanza perché fu la prima ad apparire in Russia, dopo quella anonima del 1798 (il Katenin aveva bensì tradotto nel 1817 l'episodio del conte Ugolino, ma lo pubblicò solo nel 1832). A quel primo frammento seguirono nel 1824 la versione del canto XVII del Paradiso (pubblicata sul n. 5 di " Literaturnye listki ", come libera rielaborazione elegiaca dal titolo Predskazanija Dante) e, l'anno successivo, la versione del XXXIII dell'Inferno (apparsa in " Novosti literatury " n. 12, 1825). Puškin, che pure desiderava veder D. tradotto in Russia, non apprezzò le versioni di N. giudicandole assai scadenti.
Bibl. - I. Goleniščev-Kutuzov, D. V Rossii, in Tvorčcestvo D. i mirovaja Kul'tura, Mosca 1971.